MEDUSE: COSA FARE O NON FARE IN CASO DI CONTATTO

Chiunque ami nuotare in mare sa che deve fare i conti con il rischio di spiacevoli incontri con le meduse.
Si tratta di un’amara realtà: le meduse stanno aumentando notevolmente di numero negli ultimi anni.
Questo aumento è dovuto ad un tipo di pesca indiscriminata sui nostri mari che ha ridotto in modo drastico i tanti predatori naturali delle meduse. Inoltre, si registra una presenza sempre più massiccia di un tipo di vegetazione diversificata che pare l’habitat ideale per questi animali, a causa di una vera e propria concimazione innaturale che abbiamo provocato nei fondali dei mari, con fertilizzanti provenienti dai campi coltivati e riversati in acqua.
Programmando una vacanza al mare dunque, dovremo rassegnarci alla possibilità di avere un contatto ravvicinato con questi animali fastidiosi.

Vediamo allora quali precauzioni adottare in caso di contatto con una medusa.
La causa del “problema medusa” sarebbero le cnidocisti: le particolari cellule della medusa che una volta a contatto con una qualsiasi parte del nostro corpo, rilascerebbero immediatamente e all’interno della pelle una sostanza urticante. La sensazione è molto spiacevole: si percepisce subito bruciore intenso e, poco dopo, un forte prurito.
E’ giusto dire che nei nostri mari non esistono, generalmente, meduse in grado di dare problemi diversi da questi spiacevoli sintomi: le dimensioni sono abbastanza ridotte, è solitamente trasparente, o di colore lieve che tende al viola.
Tale specie di medusa, non è quasi mai pericolosa.
Nonostante ciò, molto dipende, non tanto dalla sostanza che viene a contatto con la nostra pelle, quanto dalla reazione individuale di ogni individuo.
Pericolo maggiore, si può verificare nel momento in cui ci si ritrovasse nel bel mezzo di un branco e si riportassero “punture” su larga parte del corpo: in questo caso la faccenda potrebbe farsi molto seria.

Cosa fare in caso di contatto con una medusa:

La prima cosa che tutti raccomandano è quella di non perdere la calma, agitarsi provoca solo il circolo di maggiori quantità di adrenalina, rendendo la respirazione più difficile, il chè può rivelarsi molto pericoloso se il tutto accade al largo.
Una volta giunti sulla spiaggia, la prima cosa da fare è verificare che la medusa non abbia lasciato sulla parte interessata parti residue del suo corpo, le quali andrebbero eliminate al più presto. Non strofinare nulla nella parte interessata dal contatto o si rischierebbe di far penetrare più in profondità la sostanza urticante.

Il miglior metodo

E’ invece opinione sempre più diffusa che il metodo migliore, di fronte ad una puntura di medusa, sia il Gel Astringente al cloruro di alluminio che, oltre a togliere il prurito che si presenta subito dopo, mitiga anche il bruciore. Antistaminici e cortisone per uso topico, pur potendo avere una loro funzione, hanno tempi di azione lunghi e non risolvono la situazione nell’immediato.

Rari casi gravi

Se il soggetto colpito va in stato di semi-coscienza, appare confuso e disorientato, ha difficoltà respiratorie, impallidisce, suda in maniera eccessiva e comincia a gonfiarsi in tutto il corpo, è altissimo il rischio di uno shock anafilattico: situazione gravissima che, senza un intervento tempestivo, può portare alla morte in breve tempo.
La prima cosa da fare è sempre chiamare i soccorsi.

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