VIAGGI AEREI: LE CONTROINDICAZIONI

A volte indispensabile, a volte semplicemente più comodo e veloce rispetto ad altri mezzi di trasporto: viaggiare in aereo è diventato comune quanto prendere l’autobus. Ma sapevi che esistono controindicazioni ai viaggi in aereo? Ne parliamo in questo articolo.

Aereo: perché a volte è controindicato

Le controindicazioni dell’aereo sono legate principalmente alla pressurizzazione della cabina, che non corrisponde alla pressione atmosferica a livello del mare bensì a quella che si trova a circa 2.400 m di altitudine. Questo ha due conseguenze:

  • La concentrazione di ossigeno è di circa il 25% inferiore a quella abituale. Questo in genere non rappresenta un problema: chiunque riesca tranquillamente a salire una rampa di scale o percorrere a piedi una distanza di 50 m, sarà in grado di tollerare anche la carenza di ossigeno presente in cabina. Possono però sorgere problemi di ossigenazione nei pazienti con gravi malattie cardiache o polmonari oppure anemia.

  • I gas presenti all’interno delle cavità corporee, non più bilanciati dalla pressione esterna, si espandono, e in alcuni casi particolari (v. dopo) questo può creare dolore o danno ai tessuti.

Inoltre stare molto a lungo fermi in posizione seduta aumenta il rischio di trombosi venosa nelle persone predisposte.

Vediamo allora quando è meglio evitare l’aereo, e le precauzioni che è bene seguire per alcune particolari categorie a rischio.

aereo controindicazioni

Donne in gravidanza e neonati

I prematuri non dovrebbero viaggiare in aereo prima dei 6 mesi di età; i neonati in buono stato di salute non prima di una settimana dal parto. Una gravidanza non complicata fino alla 36ma settimana non rappresenta una controindicazione ai viaggi aerei; per viaggiare durante il nono mese invece è necessaria l’approvazione scritta del medico. Le gravidanze a rischio devono essere attentamente valutate caso per caso.

Malattie cardiache o polmonari, anemia

Chi soffre di malattie cardiache o polmonari (es. insufficienza cardiaca, angina pectoris, broncopneumopatia cronica ostruttiva, fibrosi cistica, ma anche semplicemente asma) oppure di anemia dovrebbe valutare attentamente la situazione con il suo medico ed eventualmente prevedere di viaggiare con un erogatore di ossigeno. Divieto assoluto per persone che abbiano subito, di recente, infarti o ictus.

Problemi legati alla bassa pressione in cabina

L’espansione dei gas contenuti all’interno del corpo può creare dolori o danno ai tessuti nelle seguenti categorie, che quindi dovrebbero evitare l’aereo:

  • pazienti con pneumotorace (o inclini a svilupparlo)
  • occlusione intestinale
  • chi ha avuto un’iniezione intraoculare di gas
  • chi ha subito un intervento chirurgico al torace o all’addome da meno di 10 giorni.

Malattie contagiose

Chi è affetto da malattie contagiose non dovrebbe imbarcarsi in aereo, perché lo stretto contatto fa sì che la malattia possa trasmettersi facilmente agli altri passeggeri.

Problemi legati agli sbalzi di pressione in cabina

Le rapide variazioni di pressione che si verificano al decollo e all’atterraggio possono creare dolore in caso di patologie ai denti o protesi dentarie. Possono inoltre causare dolore o danni alle orecchie e ai seni paranasali, soprattutto in alcune categorie a rischio: bambini, chi soffre di infiammazioni alle vie aeree superiori o di rinite allergica. In questi casi è bene sbadigliare o deglutire di frequente durante la discesa dell’aereo; può essere utile succhiare una caramella o, per i più piccoli, il ciuccio.

Secchezza agli occhi

In cabina l’umidità è molto scarsa. Chi indossa lenti a contatto o soffre di secchezza agli occhi durante il viaggio dovrebbe utilizzare spesso lacrime artificiali.

Trombosi venosa

L’immobilità prolungata in posizione seduta può essere causa di trombosi venosa profonda. Le persone più a rischio sono chi ha già avuto in precedenza episodi trombotici, le donne in gravidanza o che assumono contraccettivi ormonali, i fumatori, le persone obese, e chi ha subito un intervento chirurgico da meno di tre mesi. In questi casi è consigliabile indossare calze a compressione graduata. Utile per tutti alzarsi in piedi e fare due passi regolarmente, ogni 1-2 ore, fare piccoli movimenti da seduti e bere acqua in abbondanza.

E, per viaggiare in sicurezza, il consiglio è sempre quello di affidarti al tuo medico di fiducia!

Ti è piaciuto questo articolo? Allora fallo leggere anche ai tuoi amici!
Condividilo sui social e metti un “mi piace” al nostro profilo!

Condividi Articolo

Lascia un commento