PANCIA GONFIA: CAUSE E RIMEDI

La pancia gonfia è un fastidio molto comune. Può essere saltuario, ad esempio dopo un pasto particolarmente abbondante, ma molte persone ne soffrono in maniera quasi costante. Vediamo in questo articolo quali sono le cause della pancia gonfia, e come possiamo rimediare in modo naturale.

Pancia gonfia e gas intestinali: generalità

La sensazione di pancia gonfia è dovuta quasi sempre a un eccesso di gas all’interno del tubo digerente (stomaco e/o intestino). Può manifestarsi in modo visibile con la distensione dell’addome, ma può anche trattarsi di una sensazione soggettiva di tensione priva di oggettivo aumento di volume addominale. Inoltre esistono grandi differenze nella sensibilità individuale alla presenza dei gas intestinali: alcune persone avvertono uno spiacevole senso di tensione o dolore anche quando il volume di gas nel tubo digerente è relativamente piccolo, mentre altre non sentono alcun disagio nemmeno con volumi molto maggiori.

Una certa quantità di gas intestinali è assolutamente normale: in media, infatti, nel nostro intestino sono sempre presenti 100-150 ml di gas. Si tratta soprattutto di azoto, ossigeno, anidride carbonica, idrogeno e metano (che sono inodori), più eventualmente piccole quantità di componenti maleodoranti come composti di zolfo (anidride solforosa, acido solfidrico), indolo e scatolo.

Questi gas vengono prodotti per la maggior parte dai batteri presenti nel tratto gastrointestinale, come risultato del loro metabolismo. I batteri infatti si cibano degli scarti della nostra alimentazione, ciò che non siamo riusciti a digerire e assorbire; e in questo processo, noto come fermentazione, producono gas. La fermentazione degli zuccheri, dei carboidrati e delle fibre produce anidride carbonica, idrogeno e metano. Quella delle proteine produce anche gas contenenti zolfo e per questo dall’odore sgradevole.

Piccole quantità di gas si formano anche a causa delle reazioni chimiche che avvengono nel tubo digerente, ad esempio quando il contenuto acido dello stomaco incontra la bile e le secrezioni pancreatiche, che sono alcaline. Inoltre possiamo introdurre aria nello stomaco con la deglutizione, ad esempio quando mangiamo troppo in fretta.

I gas intestinali in eccesso vengono eliminati attraverso tre vie: le eruttazioni, quando si trovano nello stomaco; le flatulenze, quando si trovano nell’intestino; e infine (meno noto) vengono anche assorbiti a livello intestinale, passano nel sangue e vengono poi espulsi attraverso i polmoni.

Le cause della pancia gonfia

Diciamo subito che, nella grande maggioranza dei casi, non c’è una vera e propria patologia alla base del gonfiore addominale: eventuali esami non rivelano nessuna malattia o anomalia che possa spiegare perché la persona avverta questo sintomo. Eppure la persona lo avverte, eccome! E una causa deve pur esserci.

In effetti le cause del gonfiore addominale possono essere molte, e spesso non si tratta di una singola causa ma di un insieme di fattori. Vediamo i più comuni.

Aerofagia

Letteralmente significa “mangiare aria”. Si verifica quando viene inghiottita una eccessiva quantità di aria, ad esempio perché si mangia o beve troppo in fretta, si mastica il chewing-gum o si consumano bevande gassate. Anche l’ansia (vedi dopo) aumenta l’aerofagia.

Ansia e stress

Mente e pancia sono strettamente collegate e si influenzano a vicenda. In particolare gli ormoni e i neurotrasmettitori prodotti dal cervello in situazioni di paura, ansia e stress si ripercuotono sulla funzionalità dell’apparato gastrointestinale, influenzandone in negativo sia le secrezioni che la motilità. E questo può essere causa di pancia gonfia, oltre che di cattiva digestione (vedi dopo) e di dolori addominali. Inoltre lo stress può aumentare la sensibilità viscerale, per cui la persona avverte gonfiore e dolore anche in presenza di normali quantità di gas intestinali.

Cattiva digestione

Ogni volta che la digestione non è ottimale e restano frammenti di cibo non completamente digeriti, questi non possono essere assorbite ma restano nell’intestino, dove diventano cibo per i batteri presenti. Si ha quindi un surplus di fermentazione e, di conseguenza, di produzione di gas; e la pancia si gonfia.

Lo stesso si verifica quando i pasti sono troppo abbondanti, la masticazione troppo scarsa o nel caso siano presenti problematiche di malassorbimento.

Alimenti specifici

Alcuni alimenti creano gonfiore addominale più di altri. Si tratta di quelli contenenti grandi quantità di zuccheri (specificamente oligosaccaridi) non digeribili dai nostri enzimi, ma fermentabili dai batteri: i cosiddetti FODMAP. Appartengono a questa classe i legumi, le crucifere (broccoli, cavoli, cavolfiore, ecc.) e alcuni frutti come mela, pera, pesca, prugna e albicocca.

La soluzione non è eliminare questi alimenti dalla dieta, perché si tratta di vegetali estremamente salutari. Occorre invece abituare l’organismo, cominciando a consumarne piccole dosi 1-2 volte alla settimana, poi aumentando gradualmente la frequenza e infine anche le quantità. In questo modo operiamo una vera e propria selezione dei nostri batteri intestinali, favorendo quelli capaci di fermentare i FODMAP senza crearci troppi disagi.

Anche le fibre, non venendo digerite da noi bensì fermentate dalla flora intestinale, possono creare un eccesso di gas. E anche le fibre fanno un gran bene alla salute e devono essere parte di una sana alimentazione. La soluzione è la stessa, ovvero introdurle gradualmente per abituare l’organismo a tollerarle.

pancia gonfia

Sovracrescita batterica nel tenue (SIBO)

La maggior parte dei batteri intestinali vivono nell’ultimo tratto del tubo digerente, il colon. In condizioni normali la parte superiore, ossia l’intestino tenue, ospita molti meno microrganismi rispetto al colon. Ma può succedere che i batteri presenti nel tenue aumentino a dismisura, una condizione nota come SIBO dall’inglese Small Intestinal Bacterial Overgrowth. E, naturalmente, più batteri significa più fermentazione e dunque pancia più gonfia. La causa più frequente di SIBO è l’utilizzo prolungato di farmaci inibitori di pompa protonica (gastroprotettori).

La SIBO è una forma particolare di disbiosi del microbiota intestinale, ma in realtà ogni volta che la flora intestinale è alterata (cattiva alimentazione, terapie antibiotiche, ecc.) può manifestarsi gonfiore addominale.

Sindrome del colon irritabile

A causa della disbiosi e dell’aumentata sensibilità viscerale che la caratterizzano, la sindrome del colon irritabile ha quasi sempre tra i suoi sintomi la pancia gonfia.

Intolleranza al lattosio

Il gonfiore addominale è un sintomo tipico anche dell’intolleranza al lattosio, insieme alla diarrea. In questo caso i disagi si manifestano solo dopo il consumo di cibi contenenti lattosio.

Pancia gonfia, rimedi naturali

Da quanto abbiamo detto fin qui risulta evidente che le azioni più importanti da intraprendere per alleviare il gonfiore addominale sono tre:

  • ridurre l’ansia
  • migliorare la digestione
  • riequilibrare il microbiota intestinale.

Vediamo allora quali sono i rimedi naturali che più possono aiutarci in tal senso.

Malva

Le foglie e i fiori della Malva, utilizzati tradizionalmente fin dall’antichità, in virtù delle mucillagini in essi contenute esercitano azione emolliente e protettiva nei confronti delle mucose. In esperimenti condotti su topi l’estratto di Malva ha inoltre dimostrato effetto analgesico contro il dolore addominale.

Melissa

La Melissa viene usata con efficacia nelle somatizzazioni viscerali dell’ansia, avendo un duplice ruolo di antispastico e sedativo al tempo stesso. Inoltre alla melissa vengono attribuite proprietà carminative (favorisce l’espulsione dei gas dallo stomaco e dall’intestino).

Finocchio

Si tratta di uno dei principali rimedi digestivi. Il finocchio ha azione procinetica e spasmolitica. Ne consegue una migliore progressione del contenuto enterico, una minore formazione di bolle di gas e un ridotto tempo di permanenza e transito nel tubo gastrointestinale, con conseguente riduzione dei fenomeni fermentativi.

Saccharomyces boulardii

Il Saccharomyces boulardii è un lievito probiotico, uno dei probiotici maggiormente studiati ed efficaci per il riequilibrio intestinale. Tra le sue proprietà ricordiamo le seguenti:

  • Supporta la rigenerazione del microbiota intestinale in caso di disbiosi.

  • Ha un’azione trofica sulle cellule intestinali, stimolando la produzione di enzimi digestivi e di trasportatori di sostanze nutritive.

  • Ha attività antinfiammatoria.

Queste proprietà lo rendono utile per il trattamento di molte patologie gastrointestinali, tra cui la sindrome del colon irritabile, oltre che per contrastare le alterazioni della flora intestinale e regolare il transito.

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