CIFOSI NEI BAMBINI: ATTENZIONE A SMARTPHONE E PC

Il dato è allarmante: negli ultimi 10 anni i casi di cifosi tra i bambini delle scuole elementari sono aumentati del 700%, e la colpa è da attribuire all’utilizzo eccessivo di smartphone, tablet e pc. È quanto emerge dalle ricerche presentate il 19 giugno a Milano dai massimi esperti italiani in materia di ortopedia e ginnastica medica.

La cifosi è un’accentuazione patologica della normale curvatura dorsale della colonna vertebrale: ne risulta una postura in cui la parte alta del dorso si incurva, le spalle si chiudono e la testa viene spinta in avanti. Escludendo anomalie congenite e patologie degenerative come l’artrite, la causa più comune della cifosi è una postura scorretta, come quella che quasi tutti assumiamo quando siamo seduti davanti a un computer.
Quando a tenere questa postura è un bambino il rischio aumenta: nell’infanzia infatti le vertebre, contenendo molta cartilagine, sono facilmente deformabili, e di conseguenza la cifosi può “fissarsi”: da un semplice atteggiamento cifotico si passa a una cifosi strutturata, cioè una vera a propria deformazione della colonna vertebrale, che può essere curata solo con apparecchi ortopedici come corsetti.

Se è vero che anche stare seduti a leggere o scrivere può indurre un atteggiamento di tipo cifotico, l’aumento esponenziale dei casi di cifosi che si sta verificando negli ultimi anni è però da imputare all’utilizzo di smartphone, tablet e pc. Il 30% dei genitori utilizza il cellulare per intrattenere i figli già durante il primo anno di vita, e il 70% al secondo anno; nei bambini più grandi si registrano picchi di utilizzo addirittura di 8-10 ore al giorno.

Cosa fare dunque?
Anzitutto è necessario limitare l’uso dei dispositivi elettronici da parte dei bambini: a questo riguardo la Società Italiana di Pediatria ha espresso, in un documento ufficiale, le seguenti raccomandazioni:
• no a smartphone e tablet prima dei due anni, durante i pasti e prima della nanna;
• limitare l’uso a massimo un’ora al giorno tra i 2 e i 5 anni, e a massimo due ore tra i 5 e gli 8 anni;
• non ricorrere ai dispositivi elettronici per calmare o distrarre i bambini, ma scegliere applicazioni di qualità da utilizzare insieme ai genitori.

Occorre poi insegnare ai bambini a tenere una postura corretta, con schiena dritta e spalle aperte, quando siedono a tavola, che si tratti di mangiare, studiare o lavorare al computer. Non caricare troppo i loro zainetti.
E, se per gli adulti è consigliato fare regolarmente un’attività fisica come nuoto, corsa, yoga o pilates, per i bambini è sufficiente tanto gioco all’aria aperta!

Infine, se noti che tuo figlio tende ad avere una postura “cascante”, con il dorso curvo e le spalle chiuse, il consiglio è quello di consultare subito un fisiatra o un ortopedico, che valuterà la situazione e ti darà tutti i consigli per risolvere il problema. Prima si interviene e più facile è la rieducazione!

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