GAMBE GONFIE, SOLO COLPA DEL CALDO?

Estate, afa, caldo e… problemi di circolazione!
Capita anche a voi?

Sono molte le persone che, col caldo, tendono ad accusare gonfiore e pesantezza per colpa dei disturbi circolatori.
Le donne sono per natura più portate a soffrire di questo disturbo, specie dopo una gravidanza o dopo la menopausa, quando l’organismo ha risentito delle profonde trasformazioni che il ciclo ormonale ha causato al corpo.
Sole, caldo, lunghi viaggi in macchina o in aereo mettono a dura prova gli arti inferiori.

VEDIAMO PERCHÉ:
I primi caldi provocano una naturale vasodilatazione periferica, cioè la dilatazione delle vene e del microcircolo a livello delle gambe per favorire la dispersione del calore. La vasodilatazione rallenta la circolazione venosa. Il caldo che aumenta e i lunghi viaggi in macchina o in aereo, tipici del periodo estivo, contribuiscono ad aumentare la stasi venosa e favoriscono la comparsa di tutti quei sintomi tipici di un rallentamento del sangue a livello degli arti inferiori, faticando a risalire dal basso verso l’alto
Se sottovalutato il problema tende a peggiorare.
Dopo i primi disturbi lievi (senso di peso e di gonfiore alle gambe o comparsa di piccoli inestetismi), il tutto può sfociare in una marcata insufficienza venosa, che si manifesta con varicosità ben visibili, crampi notturni, fino ai casi più gravi (e più rari) di trombo-flebite.
L’insufficienza venosa è un disturbo cronico ad andamento progressivo lento: i sintomi non si presentano mai tutti insieme ma tendono ad aumentare nel tempo. Il decorso può poi subire un’accelerazione in coincidenza di alcuni eventi particolari, come la gravidanza.

CATTIVA CIRCOLAZIONE, NON SOLO PER COLPA DEL CALDO.
Il sovrappeso è un altro fattore scatenante, anche perché spesso si accompagna a abitudini di vita sedentaria.
Anche stare tutto il giorno in piedi o fare lunghi viaggi seduti in macchina o in aereo possono essere dannosi.
E poi la predisposizione familiare: l’insufficienza venosa non è una malattia ereditaria, ma ad alta predisposizione familiare. Chi ha genitori che ne soffrono, avrà molte più probabilità di soffrirne a sua volta.

COSA FARE PER RIDURRE IL PROBLEMA?
Una cosa davvero utile è bere molta acqua e portare spesso in tavola i cibi che contengono sostanze “protettive” delle vene, primi tra tutti i mirtilli.
Evitare di mantenere sempre la stessa posizione durante il giorno. Se per lavoro si sta molto seduti o al contrario, in piedi, è bene cercare di muovere le gambe il più spesso possibile, alzandosi ogni tanto o facendo due passi, flettere ed estendere i piedi, compiere movimenti circolari con le caviglie, ecc. Esistono anche calze elastiche riposanti, utili per evitare la stasi venosa.
E poi fare movimento: andare in bicicletta o camminare, ad esempio. Oppure dedicarsi al nuoto: in questo periodo di caldo, fa molto bene, specie se c’e’ spazio per fare delle belle nuotate in piscina o al mare.

E GLI INTEGRATORI?
La vite rossa rende fluida la circolazione del sangue, per questo e’ impiegata a vari livelli per creme, gel, saponi e anche integratori; usata da sempre per rimediare ai problemi delle vene e delle varici, prima che si trasformino in vero e proprio disturbo, contribuisce a migliorare la condizione di vene e capillari per il suo effetto vasodilatatore.

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