Piccoli, indifesi e del tutto dipendenti dalle cure della madre per la loro sopravvivenza…
Eppure, già a sei mesi, i neonati attraversano una fase fondamentale dello sviluppo cerebrale.
Pare che nei primi sei mesi di vita, infatti, i neonati imparino a distinguere e a catalogare per importanza gli stimoli che ricevono, come ad esempio suoni, sapori, odori, colori.
Questa fase di assorbimento è importantissima in quanto, se nei 12 mesi successivi, questi dati ricevuti dall’esterno non saranno utilizzati, il loro destino sarà quello di essere eliminati dal cervello.
Ecco allora, ribadita ancora una volta, l’importanza delle attenzioni dei genitori verso il bambino e della qualità del fattore ambientale, per quanto riguarda lo sviluppo cerebrale.
La costruzione della rete neuronale e lo sviluppo negli anni successivi delle capacità cognitive e relazionali dei più piccoli dipendono infatti dalla sensibilità e dalla preparazione dei genitori.
E’ importante allora che, quando il bambino riceve uno stimolo, lo riceva in modo costante e non una tantum, per evitare che venga in seguito “scartato” dal cervello tra le cose poco importanti.
Associare a ciò che gli si vuole trasmettere una emozione o il contatto fisico con uno o entrambi i genitori rafforza il processo di assimilazione, perché i bambini nei primi mesi di vita hanno una memoria di tipo emozionale.
Insomma, amore e attenzione da parte dei genitori e un ambiente sano e ricco di stimoli aiutano i bambini a crescere meglio e a diventare adulti più sani e intelligenti in futuro.
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