QUANTO SALI I TUOI CIBI? ATTENZIONE A NON ESAGERARE!

E’ ormai risaputo che un eccessivo consumo di sale risulta dannoso per la propria salute, in particolare a livello del sistema cardiocircolatorio.
Chi non ha mai sentito dire che le persone che soffrono di pressione alta dovrebbero usare meno sale?
Gli esperti continuano a ripeterci che ridurne le quantità assunte giornalmente aiuta a prevenire diversi disturbi e malattie.
Nonostante ciò, il consumo di sale, sulle tavole degli italiani, è veramente molto elevato: la maggior parte delle persone, infatti, continua ad assumerne troppo.

E’ bene sapere che, solo in minima parte il sale viene assunto sotto forma di condimento: una ben maggiore quantità, infatti, è contenuta negli alimenti che vengono acquistati al supermercato. Per questo è di grande importanza fare attenzione agli alimenti che lo contengono.

Quali alimenti ne contengono di più?
Il pane, i crackers, i grissini, le pizze e i formaggi, tutti i salumi e le carni conservate ne contengono parecchio.
Un brodo di carne non ne contiene, mentre quello di dado ne presenta generalmente una grande quantità.
Un carpaccio di pesce o di carne non contiene sale, mentre prosciutto e bresaola si.

UNA CURIOSITA’
E’ difficile da credere, ma i dolci industriali sono cibi con un enorme contenuto salino.
Le brioche che mangiamo al bar, o i biscotti secchi che si usa consumare a colazione, contengono una percentuale di sale elevata.

Cosa può provocare un consumo eccessivo di sale?

Innanzitutto un consumo troppo elevato di sale può portare ad un restringimento del diametro dei vasi sanguigni; inoltre rende meno facile l’assorbimento del calcio e, alla lunga, ciò può causare danni alle ossa, aumentando le probabilità di riscontrare l’osteoporosi.
Episodi di stanchezza e di bassa resistenza alla fatica, insonnia, ecc. sono tutte possibili conseguenze di un consumo eccessivo di sale.
Inoltre, troppo sale, porta l’organismo a trattenere eccessivamente i liquidi: ciò causa un aumento del volume di acqua all’interno delle arterie che ha come conseguenza gonfiori periferici, edemi e ipertensione arteriosa.
Anche a livello digestivo si possono verificare problemi: il sale infatti, rallenta lo svuotamento dello stomaco, il che può portare ad un innalzamento della pressione all’interno della cavità gastrica e alla formazione di reflussi di succhi acidi nell’esofago, oltre al senso di gonfiore e all’allungamento del tempo di permanenza del cibo nella cavità gastrica con predisposizione a lesioni degenerative della parete dello stomaco.

Fate attenzione dunque, un piatto saporito possiamo concedercelo ogni tanto, ma mai esagerare!

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