TACCO A SPILLO, SI’ O NO?

Se bella vuoi apparire un poco bisogna soffrire….
Così recita un detto ben conosciuto dalle donne; ma ne vale veramente la pena quando la sofferenza può trasformarsi in un disturbo che per essere risolto necessita dell’intervento di un medico?

Simbolo di seduzione è da sempre il tacco alto e sottile, ma qual è il prezzo che devono pagare i piedi maltrattati da tacchi vertiginosi o punte improbabili?
Anche se possono sembrarlo, i disturbi che ne derivano non sono per niente trascurabili. Si tratta infatti di problemi che non si fermano soltanto al piede, ma si riflettono anche sulle gambe, sulle anche e colonna vertebrale e, in pratica, su tutta la postura.

L’attenzione è rivolta per lo più alla popolazione femminile, più portata ad accettare di soffrire un po’ pur di entrare nei recentissimi modelli di calzature molto stretti, a punta, con tacchi fino a 12-14 cm. In particolare il tacco molto alto fa sì che il piede scivoli fuori dalla sua posizione naturale e sposta il peso del corpo in avanti in modo sproporzionato, stravolgendo la funzione stabilizzante del piede nella ripartizione del peso. Tutto il peso grava infatti su un’area più piccola rispetto alla pianta completa e i piedi tendono ad assumere una posizione ruotata verso l’interno che favorisce la distorsione della caviglia.

Scarpe con la punta stretta o con la suola troppo rigida poi, limitano la flessibilità della parte anteriore del piede e della caviglia, riducendo così il raggio dei movimenti, con conseguente perdita di forza in quei piccoli muscoli che servono per procedere in avanti.

Ma, attenzione, anche l’estremo opposto non è alleato di salute: scarpe troppo piatte mettono in tensione il tendine di Achille e possono provocare tendiniti e infiammazioni al tallone.
I podologi concordano che la scarpa migliore per la salute del piede è quella che riprende la sua forma naturale, che fornisce sostegno all’arco plantare e presenta una suola flessibile al di sotto della punta del piede, come fanno la maggior parte delle calzature sportive.
Il tacco più gradito ai nostri piedi è di 3-4 centimetri, misura che consente di distribuire bene il peso fra tallone e avampiede. Una buona scarpa ha una suola relativamente piatta che si adatta comodamente al tallone e la parte anteriore deve avere abbastanza spazio per accogliere la punta del piede; l’eventuale presenza di stringhe serve per regolarne l’ampiezza.

E’ fondamentale quindi la giusta scelta delle scarpe, e non sempre vale la pena privilegiare la componente estetica a scapito della comodità .
In fondo, la nostra famiglia e i nostri amici più stretti sono quelli che più spesso ci vedono giù dal piedistallo e sono comunque coloro che più ci amano!

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