TUTTI I BENEFICI DEL DIGIUNO INTERMITTENTE

Cosa si intende per digiuno intermittente? Tra i diversi protocolli possibili parleremo di quello di più facile e sicura implementazione, ossia il cosiddetto 16/8. Questo metodo consiste nel concentrare l’assunzione di cibo in una finestra di 8 ore, digiunando per le altre 16. Ad esempio si può anticipare la cena alle ore 16:00 e poi non mangiare più nulla fino alla colazione successiva alle ore 8:00. Il tutto per almeno due giorni alla settimana, ma volendo può anche diventare un’abitudine quotidiana.

Cosa accade nell’organismo quando si digiuna
Dopo circa 10 ore di digiuno (l’intervallo cambia da persona a persona e può andare dalle 8 alle 12 ore) l’organismo avrà esaurito il glucosio disponibile, sia quello presente nel sangue che quello accumulato nei tessuti sotto forma di glicogeno. A questo punto per garantire il necessario apporto energetico comincerà a bruciare i grassi. Più nello specifico: i trigliceridi presenti nel tessuto adiposo vengono mobilizzati, scissi in glicerolo e acidi grassi, e questi ultimi trasformati in corpi chetonici. Sono proprio i corpi chetonici che il nostro corpo può utilizzare come fonte di energia alternativa al glucosio. Le proteine, quindi la massa magra, non vengono invece bruciate in maniera significativa fino al terzo giorno di digiuno.

il digiuno intermittente può portare molti benefici alla salute

I benefici
Il passaggio dall’utilizzo del glucosio a quello dei corpi chetonici provoca profondi cambiamenti nell’organismo. Ovviamente la prima conseguenza è una riduzione della massa grassa, cosa che rende questo regime dietetico adatto a chi deve perdere peso. Ma questa è solo la punta dell’iceberg. I corpi chetonici, infatti, sono anche molecole “di segnale”, in grado cioè di comunicare con le cellule e modificarne profondamente il funzionamento. Accade così che il digiuno risvegli nell’organismo risorse ancestrali che riducono l’infiammazione e lo stress ossidativo, innescano meccanismi di riparazione o eliminazione delle cellule difettose, aumentano la resistenza allo stress.

Gli effetti benefici sulla salute, dimostrati da numerosi studi scientifici, sono molteplici:

  • riduzione del colesterolo cattivo e dei trigliceridi, e aumento del colesterolo buono
  • aumento della sensibilità all’insulina
  • miglioramento delle prestazioni sia fisiche che intellettuali
  • protezione dai danni legati all’invecchiamento

Stiamo parlando di una pratica potenzialmente in grado di ridurre il rischio di diabete, malattie cardiovascolari, malattie neurovegetative, tumori, e di allungare la vita! Naturalmente, a patto che durante le 8 ore in cui ci si può alimentare si segua una dieta sana ed equilibrata.

Non per tutti
È necessaria però qualche cautela. Il digiuno intermittente è infatti controindicato durante la gravidanza e l’allattamento, nei soggetti con problemi alla tiroide, nei soggetti diabetici (in questo caso è indispensabile la supervisione medica per adattare le dosi dei farmaci). E in generale, chiunque abbia un problema di salute o assuma farmaci dovrebbe evitare il fai da te e sentire il parere del medico.

Cosa abbiamo da imparare
Al di là dei benefici del digiuno, gli studi scientifici su questo argomento mettono in luce due punti che tutti possiamo mettere in pratica per migliorare la nostra salute. Il primo è ridurre l’apporto calorico, senza però diminuire quello di sostanze nutritive fondamentali: in pratica mangiare meno ma meglio, scegliendo alimenti poveri di calorie e ricchi di nutrienti. Il secondo è cenare presto e non fare spuntini notturni, in modo che tra la cena e la colazione successiva ci sia un periodo di digiuno di almeno 12/13 ore. Due buone norme che senza troppa fatica possono diventare abitudini quotidiane.

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