ALLERGIA AI POLLINI: LE REGOLE PER UNA PRIMAVERA SERENA

Ogni primavera si ripete un evento di fondamentale importanza per il regno vegetale: invisibili nubi di polline vengono rilasciate nell’atmosfera e, seguendo le correnti aeree, si diffondono per chilometri. Questo fenomeno, se da un lato è necessario per la sopravvivenza delle specie vegetali, scatena però in molti esseri umani una serie di sintomi fastidiosi e invalidanti: rinite e congiuntivite i più comuni, ma anche tosse e talvolta asma.

È l’allergia ai pollini, ossia una “alterata reazione” (questo il significato letterale del termine “allergia”) del sistema immunitario. I sintomi sono infatti la spia di una risposta infiammatoria che le nostre stesse difese scatenano là dove il polline si deposita: le mucose del naso e degli occhi anzitutto. Le particelle di polline, pur invisibili, sono tuttavia di dimensioni abbastanza grandi da venire catturate a livello del naso, e quindi di norma non scendono oltre nelle vie aeree: ecco perché nella maggioranza dei casi l’infiammazione si limita a naso e occhi. Può capitare però che frammenti di polline arrivino fino ai bronchi, e in questo caso potrebbe comparire anche asma.

Quali che siano i sintomi della pollinosi, una cosa è certa: la qualità di vita ne risente pesantemente. Se siamo allergici, cosa possiamo fare allora per vivere la primavera più serenamente? La regola è una sola: evitare il più possibile l’allergene. Ecco alcuni consigli pratici!

come comportarsi in caso di allergia ai pollini

Informarsi
Consultare i calendari pollinici presenti in rete, in modo da conoscere l’effettivo periodo di fioritura delle piante a cui siamo allergici, che cambia di anno in anno e a seconda del luogo.

Prudenza nelle uscite
Le belle giornate primaverili invitano a stare all’aria aperta, e con qualche precauzione anche gli allergici possono farlo:

  • preferire la prima mattina o il tardo pomeriggio, evitando di uscire nelle ore centrali della giornata
  • respirare sempre con il naso, mai con la bocca
  • indossare occhiali da sole e mascherina antipolvere

In casa e in auto
Quando si viaggia in auto tenere chiusi i finestrini e utilizzare l’impianto di aria condizionata, munito di filtro antipolline. In casa tenere chiuse le finestre nelle ore centrali della giornata. Si può anche valutare l’opzione di montare zanzariere antipolline.

Occhio all’esposizione indiretta
I pollini si depositano anche sui capelli e sui vestiti, e possono venire inalati in un secondo momento. Durante i periodi di pollinazione è bene quindi lavare più spesso i capelli (specialmente la sera prima di dormire, per evitare che il polline finisca sul cuscino), cambiarsi d’abito quando si rientra da una gita all’aperto, e non stendere la biancheria all’aperto.

Igiene del naso
Il polline che abbiamo inalato resta intrappolato nel muco nasale, ragion per cui nella stagione delle allergie è buona norma effettuare un lavaggio approfondito. Come? Arriva dall’India un metodo efficace ed economico per lavare il naso e i seni paranasali. Si riempie d’acqua tiepida (quella del rubinetto va benissimo) e salata un apposito recipiente simile a una teiera, il lota; poi, appoggiando il beccuccio a una narice e inclinando il capo, si fa scorrere l’acqua dentro a una narice (uscirà dall’altra). Si ripete dall’altro lato. Forse l’idea di riempire il naso d’acqua può creare qualche resistenza, ma in realtà se l’acqua contiene la giusta quantità di sale non si avverte assolutamente alcun disagio. Se dovessi sentire pizzicore o fastidio significa con ogni probabilità che l’acqua non è sufficientemente salata: la dose corretta è un cucchiaino colmo di sale per circa 300 ml d’acqua. Il lota si può acquistare facilmente anche online.

Attenzione ai temporali
Una pioggia moderata ripulisce l’aria dai pollini e dona sollievo agli allergici. Ma diverso è il caso di un temporale: piogge molto intense, infatti, sono in grado di spezzare le particelle di polline in frammenti più piccoli, che poi restano sospesi in quella specie di nebbia dovuta ai rimbalzi delle gocce d’acqua. In questa condizione non solo si inalano grandi quantità di polline, ma queste possono anche raggiungere le vie aeree inferiori scatenando i sintomi più severi. È la cosiddetta asma da temporale, ben conosciuta dal personale dei pronto soccorso, e che può colpire anche chi non ha mai sofferto d’asma prima d’ora. Se è in arrivo un temporale, dunque, restiamo in casa! E se ci sorprende all’aperto copriamo naso e bocca con un fazzoletto, e ripariamoci al più presto in un luogo chiuso.

E in più…
Sapevi che i probiotici sono un valido alleato nella battaglia contro le allergie?
Ne abbiamo parlato in questo articolo.

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