CUCINARE CON LE “ERBACCE”: LA PORTULACA

Sapevi che molte delle erbe che crescono spontaneamente nei cortili, nei prati e nei boschi sono commestibili?
La pratica di uscire per raccogliere “erbacce”, portarle a casa e cucinarle, ben nota ai nostri bisnonni, si è andata perdendo mano a mano che il nostro stile di vita è diventato sempre più urbano.
A volte abbiamo l’impressione che se qualcosa non si può acquistare in un negozio non abbia valore… È un peccato, perché le erbe spontanee potrebbero rappresentare una ricchezza per la nostra alimentazione.
Crescono senza l’aiuto di fitofarmaci e fertilizzanti chimici, maturano al sole, sono sempre di stagione, a chilometro zero e completamente gratuite!
Ricche di vitamine, sali minerali e fitocomposti, se le usiamo costantemente, anche in piccola quantità, sono in grado di aumentare il valore nutrizionale dei nostri piatti.

Se ne abbiamo voglia, recuperare la tradizione di “andar per erbe” è semplice: basta scegliere una giornata di sole, munirsi di un cestino di vimini (meglio evitare i sacchetti, perché le erbe non respirano, si scaldano e di conseguenza si rovinano in fretta) e fare una passeggiata fuori città. Evitiamo di raccogliere ai lati delle strade, nelle zone inquinate.

Se non siamo assolutamente certi del riconoscimento di un’erba, non raccogliamola: accanto alle specie commestibili, infatti, ce ne sono anche molte tossiche o velenose.

Una volta tornati a casa, prepariamo le erbe e consumiamole subito: al contrario delle varietà coltivate, non sono state selezionate per durare giorni in frigorifero!

Moltissime erbe si raccolgono in primavera, quando spuntano le foglioline nuove; ma ogni stagione può regalarci qualche cosa. Oggi infatti parliamo di un’erba tipicamente estiva, che puoi raccogliere proprio in questi giorni e per tutta l’estate.

portulaca erba spontanea

Nome botanico: Portulaca oleracea

Nomi comuni: portulaca, porcellana

Descrizione: pianta annuale con fusti striscianti, carnosi, lisci, di colore rossastro; piccole foglie verde chiaro, carnose anch’esse, a forma di cuneo alla base, che poi si allargano e si arrotondano all’apice; fiori gialli minuscoli, che danno come frutto una capsula piena di piccoli semi neri. Ha un aspetto molto caratteristico: difficile sbagliarsi o confonderla con altre erbe!

Habitat: orti, campi, terreni incolti, bordi di strade e sentieri, crepe dei selciati, anche in città. Cresce in pianura e in collina praticamente in tutta Italia.

Cosa raccogliere: foglie e rametti teneri, cimette fiorite, semi.

Quando raccogliere: da maggio a settembre.

Proprietà: contiene vitamina C, vitamina B, beta-carotene, mucillagini, sali minerali, e soprattutto grassi omega-3, in particolare acido alfa-linolenico, di cui è una ricca fonte sia nelle foglie che nei semi (una delle poche fonti vegetali).

Utilizzo: è una delle erbe commestibili più conosciute e viene utilizzata da secoli, in special modo nella cucina greca. Le foglie hanno un sapore leggermente acidulo, talvolta salato, che diventa speziato con la maturità della foglia. Si può consumare cruda (in questo modo sfrutteremo al massimo il contenuto di vitamina C e omega-3), in insalata o per addensare salse e paté, grazie al suo contenuto di mucillagini; oppure cotta, saltata rapidamente con aglio e olio e poi utilizzata sui crostini o per arricchire sughi per la pasta. Foglie e fusti si possono mettere sott’aceto o sotto sale, come i capperi, e poi utilizzare tal quali o per valorizzare ripieni, polpette e minestre; si conservano in barattoli di vetro ben chiusi, al riparo dalla luce, per 7-8 mesi. I semi si possono aggiungere alle insalate o come guarnizione per pane o grissini.

Ricette: visto che il caldo spesso toglie la voglia di passare tempo ai fornelli, ti proponiamo qualche idea per consumare l’erba porcellana in insalata.

Variante 1: portulaca, pesche a pezzetti, semi di girasole e di zucca; condire con olio extravergine di oliva, aceto balsamico e tabasco.

Variante 2: portulaca, rucola, formaggio feta a tocchetti, olive nere; condire con olio extravergine di oliva e limone.

Variante 3: portulaca, rucola, formaggio feta a tocchetti, fichi tagliati a pezzatti, crostini di pane; condire con olio extravergine di oliva, pepe, miele.

Non ci resta che augurarti buona raccolta… e buon appetito!

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