DORMIRE BENE, ANCHE IN QUARANTENA

In questo periodo di confinamento generale la maggior parte di noi passa le giornate in casa, e per un’ottima ragione. Chi lo sta sperimentando, però, sa bene che questo nuovo stile di vita – sebbene necessario – non è esente da possibili risvolti negativi.

Tra questi ce n’è uno particolarmente insidioso: la perdita del sonno, o comunque di un buon sonno. Eppure mai come adesso avremmo bisogno di dormire bene, con tutti gli effetti positivi che questo comporta: buon umore, lucidità, capacità di gestire lo stress, migliore funzionamento del sistema immunitario.

Come fare quindi per mantenere, anche in questa difficile situazione, un sonno di buona qualità? Vediamo uno a uno i fattori che minacciano il nostro sonno in questi tempi di quarantena, e come affrontarli.

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Insufficiente esposizione alla luce solare
Il nostro organismo possiede un orologio interno che regola il ritmo di sonno e veglia, oltre che molte altre funzioni fisiologiche. E affinché questo orologio resti sincronizzato con il mondo esterno, e quindi i cicli interni si compiano nel giro di 24 ore, lo stimolo essenziale arriva dalla luce solare, e più specificamente dall’esposizione mattutina al sole. Se pensiamo che, tipicamente, la luce artificiale è 100-200 volte più debole di quella solare, è facile comprendere come passare la maggior parte della giornata al chiuso possa mandare in tilt il nostro orologio biologico.

Cosa fare dunque? È importante che ci organizziamo in modo da esporci alla luce del sole per almeno un’ora ogni mattina. Se abbiamo la fortuna di poter accedere a un giardino o un balcone, sfruttiamoli; altrimenti possiamo semplicemente metterci davanti a una finestra, rivolti verso l’esterno.

Attività fisica ridotta
Essere attivi durante il giorno è essenziale affinché alla sera nasca il desiderio di dormire. Occorre quindi inserire un po’ di attività fisica nella nostra routine casalinga, e i modi sono tanti: cyclette, ginnastica, ballare, saltare la corda, un video di aerobica o semplicemente fare le pulizie… Ricordiamoci che abbiamo un corpo, appoggiamo lo smartphone e occupiamoci di lui.

Preoccupazioni
Inevitabilmente siamo tutti preoccupati per la situazione presente e per quella futura. Ma se il letto diventa un luogo di rimuginazioni, dormire sarà impossibile. Come fare per tenere le preoccupazioni lontane dalla camera da letto? Ecco alcune idee.

  • Durante la giornata prevedere uno spazio in cui cercheremo soluzioni ai problemi che ci angosciano e ci dedicheremo alla programmazione a breve e a lungo termine. In questo modo ci sentiremo più in controllo della situazione.
  • Tenere un diario, in cui ogni sera annotare i motivi di preoccupazione e quelli di gioia e gratitudine.
  • Sviluppare una routine serale di rilassamento o meditazione.

Trasformare il letto in un luogo di lavoro o svago
Se ci troviamo a vivere in uno spazio ristretto è facile che durante la giornata passeremo molto tempo in camera da letto, sia che questa diventi il nostro ufficio oppure un luogo di svago. Sforziamoci invece di tenere separati gli spazi diurni da quelli notturni: in questo modo il nostro cervello assocerà il letto al sonno, e addormentarci sarà più semplice.

Approfittiamo del tempo libero extra che in molti abbiamo per prenderci cura del nostro sonno! Le buone abitudini acquisite ci aiuteranno non solo in questo periodo ma anche dopo, quando torneremo alla normalità.

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