LAVARSI LE MANI: BUONA ABITUDINE!

Durante la giornata, le nostre mani vengono a contatto con numerosi oggetti, spesso con animali e con alimenti pieni di microrganismi in superficie; basta pensare, ad esempio, alle banconote, ai sostegni dei mezzi pubblici, alle maniglie delle porte o delle finestre, agli attrezzi maneggiati in palestra, agli stuzzichini sui banconi dei bar o ai pulsanti dei computer o degli strumenti elettronici in genere. 
Anche se la maggior parte di questi germi è innocua, alcuni microrganismi possiedono caratteristiche patogene. Pensiamo ad esempio alla diffusione di certe malattie come il raffreddore, la congiuntivite, o le comuni influenze intestinali.

E allora… lavarsi le mani!
Pare non esista regola più semplice ed efficace per proteggere la propria e l’altrui salute.
Anche una semplice stretta di mano facilita la trasmissione di infezioni da parte di microbi, virus, batteri e parassiti, per questo il lavarsi le mani può rappresentare un metodo importante per interrompere la catena “infettiva”.
Lavarsi le mani, quindi, non è solo un gesto di protezione individuale, ma anche collettiva, ecco perchè deve diventare una buona abitudine per tutti.

Quando si parla di igiene personale, è importante fare attenzione anche al metodo di lavaggio e detersione. Un risciacquo veloce, infatti, non è sufficiente per eliminare il problema. E’ scientificamente provato che lavarsi le mani senza sapone non deterge; non asciugarle è rischioso poiché la pelle umida favorisce sia la moltiplicazione dei microbi residui che l’insediamento dei nuovi.
Bisognerebbe quindi imparare a compiere questo gesto in modo corretto: lavare accuratamente tutte le superfici, compresi i polsi, i palmi e il dorso delle mani, le dita e lo spazio al di sotto del margine libero delle unghie. Sfregare le mani tra di loro e strofinare tutte le superfici per almeno 20 secondi. Risciacquare abbondantemente. Anche l’asciugatura richiede qualche accortezza: sarebbe opportuno utilizzare l’apposita carta usa e getta, un asciugamano personale pulito o un dispositivo ad aria calda. Qualora il lavandino sia poi dotato di rubinetti o dei più moderni ma antigienici miscelatori, questi andrebbero chiusi con le mani protette dalla carta usa e getta.


E se diventa una mania?
Lavarsi le mani in modo ripetitivo rientra nelle cosiddette azioni ossessive, cioè in quei rituali meccanici che servono a scaricare nervosismo e ad ammortizzare l’ansia. Il lavarsi le mani frequentemente offre la sensazione liberatoria di essere riusciti ad eliminare lo sporco , quello fisico, che rimanda però a quello morale. Lavarsi in modo ossessivo può quindi rappresentare un tentativo di esorcizzare i problemi e le tensioni del nostro IO interiore.

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