PUNTI NERI: SEI SICURA DI SAPERLI RICONOSCERE?

Praticamente tutti abbiamo punti neri sul naso, giusto?

No, sbagliato!

A meno che tu non soffra di acne, è probabile che sul tuo viso non ci sia nemmeno un punto nero! Questi inestetismi infatti non sono così comuni come potremmo pensare: spesso scambiamo per punti neri condizioni del tutto diverse. In questo articolo ti spieghiamo come riconoscere i veri punti neri e distinguerli da altri fenomeni apparentemente simili.

Cosa sono i punti neri (e i punti bianchi)

I punti neri, insieme ai punti bianchi, sono i segni più leggeri dell’acne. Entrambi si formano quando un follicolo pilifero si occlude, e sebo e residui di cellule morte si accumulano al suo interno.

I follicoli piliferi sono quelli che comunemente chiamiamo pori: piccole introflessioni della pelle al cui interno crescono i peli. Ogni follicolo è collegato a una ghiandola sebacea, che riversa nel follicolo il sebo prodotto. Dal follicolo poi, se tutto va come dovrebbe andare, il sebo fuoriesce sulla superficie della pelle.

punti neri - follicolo pilifero

Il sebo, in quanto componente del film idrolipidico cutaneo, ha alcune funzioni fondamentali: contribuisce a mantenere la pelle idratata, a proteggerla dalle aggressioni esterne, a mantenere in equilibrio il microbiota cutaneo (i batteri che ricoprono la superficie della nostra pelle). Si tratta quindi di una sostanza utile e importante per la salute della cute.

Ma se il sebo viene prodotto in quantità esagerata, e allo stesso tempo la pelle si ispessisce più del normale, i follicoli possono ostruirsi. Allora sebo e detriti cellulari non riescono più a uscire e continuano ad accumularsi, formando un piccolo rigonfiamento: è il comedone.

I comedoni si formano nelle persone che soffrono di seborrea (eccessiva produzione di sebo) o di acne, e compaiono soprattutto nelle aree del viso in cui la pelle è più grassa: naso, ali del naso, fronte, mento.

I comedoni possono essere di due tipi, che corrispondono ai punti bianchi e ai punti neri:

  • Comedone chiuso (punto bianco): quando il follicolo è chiuso. Il comedone si trova sottopelle, senza sbocco all’esterno. Molti di noi li chiamano semplicemente “brufoli sottopelle”.

  • Comedone aperto (punto nero): quando il follicolo è aperto. In questo caso il materiale che lo occlude è esposto all’aria, e la sua ossidazione causa il caratteristico colore scuro sulla punta del rigonfiamento (come quando tagli una mela e la lasci all’aria).

I comedoni, specialmente i punti bianchi, possono infiammarsi e dare così origine ai veri e propri “brufoli” (in termini tecnici, papule e pustole).

punti neri punti bianchi
Ecco come appaiono i veri punti neri (e qualche punto bianco). In quelli più grandi è evidente il rigonfiamento sottopelle; tutti comunque sono di dimensioni maggiori dei normali pori della pelle, perché il materiale intrappolato all’interno del follicolo fa allargare il poro. Attenzione: i puntini scuri più piccoli che vedi in questa foto non sono affatto punti neri! Continua a leggere per scoprire di cosa si tratta.

Punti bianchi o grani di miglio?

Vediamo subito una prima condizione che può essere confusa con i punti bianchi ma che, nonostante l’apparenza in parte simile, ha cause totalmente diverse: i cosiddetti grani di miglio.

I grani di miglio sono minuscole cisti formate da cheratina (la proteina che rende impermeabile la cute): non hanno niente a che fare con il sebo e non si sviluppano in corrispondenza dei follicoli piliferi.

Possono localizzarsi in qualsiasi parte del viso, ma sono più frequenti sulle palpebre e intorno agli occhi: zone in cui la pelle è sottile e la produzione sebacea è scarsa, in netto contrasto con i comedoni.

punti neri - grani di miglio
Ecco come appaiono i grani di miglio. Non sono pori ostruiti ma micro-cisti di cheratina.

Punti neri o filamenti sebacei?

Può darsi che, se guardi la pelle del naso o del mento molto da vicino, si notino piccoli puntini scuri, come quelli nella foto qui sotto a sinistra. Sono tutti della stessa dimensione, disposti in modo molto regolare, e non sono gonfi: la pelle è tendenzialmente piatta. Possono essere anche di colore più chiaro rispetto alla foto, e da alcuni può uscire una piccola “spina” bianco-giallastra, come nella foto a destra.

Questi non sono punti neri! Sono filamenti sebacei.

punti neri - filamenti sebacei
Ecco due esempi di come possono apparire i filamenti sebacei.

I filamenti sebacei (fonte scientifica) sono microscopici tubicini che possono trovarsi all’interno del follicolo pilifero (non si trovano in tutti i follicoli, solo in alcuni). La loro parete è formata di cellule, mentre all’interno, oltre al pelo, si trova una miscela di sebo, batteri e detriti cellulari. Se si “spreme” il follicolo, infatti, l’intero filamento esce, sotto forma di filo giallognolo.

La presenza di un filamento sebaceo all’interno del follicolo è assolutamente normale, ma questa struttura può diventare evidente, come nella foto di sinistra, quando la produzione di sebo è maggiore e i pori più dilatati. Al limite può persino uscire dal follicolo, come nella foto di destra.

Il punto fondamentale è che, mentre i comedoni sono follicoli ostruiti, qui non c’è nessuna ostruzione: il sebo fuoriesce liberamente. E, se lo “spremiamo”, il filamento sebaceo viene sì eliminato, ma trattandosi di una fisiologica struttura della pelle si riforma nel giro di un mese!

Trichostasis spinulosa, ovvero peli intrappolati

Un’altra condizione che facilmente viene scambiata per punti neri, anche se è decisamente meno comune dei filamenti sebacei, è la trichostasis spinulosa. Il nome è complicato, ma si tratta semplicemente di peli intrappolati sottopelle.

Proprio così: per quanto possa sembrare incredibile, in questo caso i puntini neri sono ciuffi di microscopica peluria! Ingrandendo l’immagine, come nella foto qui sotto, i peluzzi diventano evidenti.

punti neri - trichostasis spinulosa
Ecco come appare la trichostasis spinulosa, a occhio nudo e con un ingrandimento di 60 volte. Le immagini sono prese dall’articolo “Trichostasis spinulosa: an overlooked entity” di KN Naveen e SR Shetty su Indian Dermatology Online Journal (2014).

Concludendo

Che si tratti di punti neri o bianchi, grani di miglio, filamenti sebacei o peluria sottopelle, la cosa importante da tenere a mente è: non cercare di eliminare gli inestetismi “spremendoli”! Non faresti altro che irritare e danneggiare la cute, in fin dei conti peggiorandone l’aspetto. Se quei puntini ti infastidiscono, il consiglio è di rivolgerti a un dermatologo. Per prima cosa farà chiarezza su cosa effettivamente siano, e poi in base alla diagnosi ti darà i giusti consigli per eliminarli, o almeno renderli meno evidenti.

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