Che si tratti di fiocchi, farina o semplici chicchi, negli ultimi anni il mercato dei cereali integrali è cresciuto esponenzialmente, grazie al fatto che a questi alimenti vengono comunemente attribuite proprietà salutistiche. Ma è vero, oppure si tratta solo di una moda?
Cereali integrali e raffinati: che differenza c’è?
I cereali sono i semi di alcune piante della famiglia delle graminacee: frumento, riso, mais, farro, orzo e avena i più diffusi. Si possono consumare così come sono, cioè in chicchi, oppure soffiati, in fiocchi o più comunemente sotto forma di farine.
I cereali si definiscono integrali quando contengono tutte le parti del seme: crusca, germe ed endosperma.
L’endosperma è la parte che viene utilizzata per produrre le farine bianche, quindi la troviamo sia nei cereali integrali che in quelli raffinati. È ricco soprattutto di amido, che rappresenta una riserva nutritiva per il germoglio che, in natura, si svilupperebbe dal chicco. Ma contiene anche proteine (ad esempio il glutine) e una piccola quantità di fibre.
La crusca è il rivestimento protettivo esterno del chicco ed è ricca soprattutto di fibre.
Il germe è l’embrione della nuova piantina ed è la parte che racchiude la maggior concentrazione di vitamine e minerali. Contiene inoltre grassi insaturi e sostanze fitoattive come flavonoidi e fitosteroli.

Tutte le proprietà
Ciò che caratterizza i cereali integrali rispetto a quelli raffinati, dunque, è la presenza del germe e della crusca. Questo fa sì che contengano quantità nettamente superiori di vitamine (vitamina E e vitamine del gruppo B), minerali (soprattutto magnesio), grassi “buoni” e fibre (per la maggior parte insolubili). Una perfetta armonia di sostanze nutritive che li rende davvero un alimento salutare!
Se vuoi migliorare la tua alimentazione, prova a sostituire farine e cereali raffinati con quelli integrali. I benefici che potrai ottenere sono moltissimi:
- Grazie all’azione delle fibre a livello intestinale, il transito si regolarizza e il microbiota ritrova il proprio equilibrio.
- Il consumo regolare di cereali integrali è stato associato a un minor rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, diabete, obesità, ipertensione.
- Questi alimenti aiutano a regolare i livelli di colesterolo e trigliceridi.
- Hanno un maggior potere saziante rispetto ai cereali raffinati.
- Grazie a tempi di assorbimento più lenti, i cereali integrali presentano un basso indice glicemico. Questo significa che il loro consumo non provoca quei picchi di glucosio nel sangue che alla lunga possono favorire la comparsa di diabete.
E poi sono decisamente più nutrienti!
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