FARINA DI INSETTI NELLE PATATINE? ADESSO C’È!

È stato lanciato in Italia il primo prodotto alimentare a base di farina di insetti. Tra gli ingredienti di queste patatine molto speciali figurano le larve di Tenebrio molitor, la tarma della farina. Tu le assaggeresti?

Secondo la FAO sono almeno due miliardi le persone nel mondo che, tradizionalmente, consumano insetti a scopo alimentare. Le specie edibili documentate sono circa 1.900, soprattutto coleotteri, bruchi, api, vespe e formiche.

Gli insetti vengono comunemente mangiati in molte aree dell’America Latina, dell’Africa, dell’Asia e dell’Oceania. Ma per qualche ragione questa tradizione non si è mai sviluppata nel mondo occidentale, che fin dagli albori della civiltà ha fatto affidamento invece sui grandi mammiferi, cacciati o addomesticati.

È esclusivamente la cultura a determinare cosa è accettabile mangiare e cosa no. Inutile dire che nella nostra cultura gli insetti sono considerati con disgusto, ed infatti solo negli ultimissimi anni la Comunità Europea ha espresso parere favorevole al loro utilizzo alimentare: come mangime per gli animali prima, e poi anche come cibo per gli esseri umani.

Così un anno fa le larve di Tenebrio molitor (la tarma della farina) sono stati i primi insetti a diventare “novel food”. Seguiti poi recentemente dalle locuste (Locusta migratoria) e dai grilli (Acheta domesticus). Per il momento sono questi gli unici insetti che nell’Unione Europea possono essere commercializzati a scopo alimentare, e di questi solo il Tenebrio molitor è già disponibile per l’impiego nell’industria alimentare.

farina di insetti

La sfida di far entrare gli insetti nella dieta degli italiani è stata raccolta da un’azienda veneta, la Fucibo, che da pochissimo ha lanciato sul mercato le sue “Extraordinary Chips” di mais e farina di insetti. Le larve di Tenebrio molitor essiccate e polverizzate costituiscono il 10% degli ingredienti di queste patatine molto particolari. E il progetto è quello di uscire, entro la fine dell’anno, anche con pasta, biscotti e crackers con farina di insetti.

Perché mangiare insetti

Se questi prodotti incontreranno il favore dei consumatori è tutto da vedere. Una cosa invece è certa: mangiare insetti sarebbe davvero un’ottima idea. Le ragioni sono tre.

Salute

Gli insetti sono un cibo sano. Il contenuto proteico della farina di insetti è elevatissimo: circa 60% per le tarme della farina, addirittura oltre il 70% nel caso di locuste e grilli. E si tratta di proteine dall’elevato valore biologico, contenenti tutti gli aminoacidi essenziali.

I valori nutrizionali cambiano da specie a specie, ma molti insetti sono anche ricchi di grassi “buoni”, di micronutrienti come calcio, ferro, zinco e vitamine del gruppo B, e di fibre. Si tratta quindi di ottime fonti di proteine, pari o superiori alla carne e al pesce.

Ambiente

Se poi guardiamo alla sostenibilità ambientale, gli insetti vincono di gran lunga rispetto alla carne. Basti pensare che i grilli, per produrre la stessa quantità di proteine, hanno bisogno di essere nutriti 12 volte meno dei bovini, 4 volte meno degli ovini, e la metà di polli e suini. Inoltre possono essere alimentati con scarti organici, mentre di contro la coltivazione di mangimi destinati al bestiame è la principale responsabile del consumo di suolo nel mondo. Ancora, gli insetti producono molti meno gas serra e scorie azotate, e necessitano di meno acqua rispetto agli animali da allevamento. Per tutte queste ragioni molti pensano che le farine di insetti siano le proteine del futuro.

Società

L’allevamento di insetti a scopo alimentare non necessita di tecnologie sofisticate, investimenti importanti o grandi spazi. Si può praticare sia nelle campagne che nelle città. Come attività economica potrebbe quindi offrire molti benefici, soprattutto alle fasce più disagiate della popolazione mondiale.

Per le stesse ragioni la farina di insetti può offrire un contributo importante anche all’alimentazione degli animali. Potrebbe rimpiazzare la soia come fonte proteica nei mangimi, con enormi benefici ambientali, dal momento che la coltivazione di soia è considerata la principale responsabile della deforestazione.

 E allora, tu le assaggeresti le patatine alla farina di insetti?

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