DIABETE? ECCO I 3 MICRONUTRIENTI TOP PER MIGLIORARE IL CONTROLLO GLICEMICO

Vediamo quali sono, secondo l’ultima revisione dei dati scientifici, gli integratori per diabete più efficaci.

Introduzione

Negli ultimi 40 anni il numero di pazienti diabetici nel mondo è quadruplicato. La International Diabetes Federation stima che questa malattia interessi ora quasi 540 milioni di persone.

Si tratta, per il 90% dei casi, di diabete di tipo 2. Questa patologia si sviluppa gradualmente quando dapprima la sensibilità all’insulina diminuisce, poi l’organismo non è più capace di produrre questo ormone in quantità sufficienti per mantenere la glicemia entro valori normali.

Con il passare degli anni il diabete danneggia l’intero organismo. Le complicanze più comuni sono la retinopatia, che può portare a perdere la vista, la nefropatia (i reni non riescono a eliminare adeguatamente le scorie), la neuropatia (danni ai nervi con perdita di sensibilità, crampi e ferite che non guariscono). Le persone con diabete inoltre hanno un alto rischio di sviluppare malattie cardiovascolari come infarto e ictus.

Per prevenire o ritardare queste complicanze è essenziale che la glicemia venga tenuta attentamente sotto controllo. A questo scopo occorre anzitutto seguire una dieta adeguata, e spesso è necessario intervenire anche con farmaci (ipoglicemizzanti come la metformina, o iniezioni di insulina). Ma anche gli integratori naturali possono essere utili, da soli oppure insieme ai farmaci quando questi non riescano ad ottenere risultati ottimali.

diabete integratori

Integratori per diabete: cosa dicono i dati scientifici

Gli integratori potenzialmente benefici in caso di diabete sono molti, ma in questo articolo focalizzeremo l’attenzione sulla categoria dei micronutrienti (vitamine e minerali). Si tratta di sostanze di cui il nostro corpo ha bisogno sempre, ma alcune di queste diventano ancor più importanti in caso di diabete. Integrandole andiamo quindi a colmare una necessità e ad ottimizzare il funzionamento dell’organismo della persona diabetica.

L’occasione per questa analisi ce la dà la recente pubblicazione, sulla rivista scientifica internazionale Archives of Pharmacal Research, di un articolo che ha revisionato i dati scientifici relativi all’utilizzo di integratori per migliorare il controllo glicemico in caso di diabete. Gli autori hanno messo insieme i risultati di un centinaio di studi clinici precedenti, nei quali veniva valutato l’effetto di diversi micronutrienti in associazione ai farmaci.

Ecco allora quali sono, secondo questa revisione, i tre integratori più efficaci da affiancare ai farmaci in caso di diabete, per ridurre l’insulino-resistenza e migliorare la glicemia.

1. Cromo

Il cromo è presente soprattutto nella carne, nei cereali integrali e nel lievito di birra. Da molto tempo è considerato uno degli integratori più utili in caso di diabete o insulino-resistenza. Questo minerale infatti ha un’azione sensibilizzante nei confronti dell’insulina. Questo significa che, pur non incrementandone la produzione, aumenta l’effetto di questo ormone sull’organismo, ovvero la sua capacità di far entrare il glucosio nelle cellule e di ridurre la glicemia.

Alcuni studi hanno evidenziato che spesso chi soffre di diabete ha livelli di cromo nel sangue inferiori rispetto a chi non ne soffre.

L’effetto di un’integrazione di cromo nei pazienti diabetici è stato analizzato in parecchi studi clinici. Confrontarne i risultati non è facile, perché gli studi hanno utilizzato differenti forme di cromo, somministrate a dosaggi anche molto diversi (da 200 a 1.000 microgrammi al giorno) e per periodi più o meno prolungati. Facendo la media tra 16 diversi studi, gli autori della revisione hanno calcolato che l’assunzione di cromo può ridurre la glicemia a digiuno (di circa 16 mg/dl), l’emoglobina glicata (dello 0,39%) e l’indice HOMA, che misura l’insulino-resistenza (di circa 2,5 punti).

NB: Analizzando i singoli studi si vede che la forma di cromo maggiormente efficace è il cromo picolinato (che ha maggiore biodisponibilità rispetto ad altre) e il dosaggio migliore è quello più elevato, ossia 1.000 microgrammi al giorno. Ottimizzando l’integrazione in questo modo, l’efficacia del cromo risulta decisamente superiore rispetto ai valori medi riportati sopra.

2. Vitamina C

Una eccessiva produzione di radicali liberi e/o una riduzione delle difese antiossidanti dell’organismo è considerata uno dei fattori che portano allo sviluppo del diabete. I radicali liberi, infatti, sono in grado sia di ostacolare l’azione dell’insulina che di danneggiare le cellule del pancreas che la producono. Ecco perché le persone che hanno un livello maggiore di antiossidanti nel sangue soffrono meno di insulino-resistenza e hanno un miglior controllo glicemico.

In particolare, è stato osservato che chi ha più elevate concentrazioni di vitamina C nel sangue presenta un rischio di diabete inferiore. Mentre, d’altra parte, i diabetici hanno livelli di vitamina C più bassi delle persone sane, anche perché i loro reni danneggiati disperdono con le urine quantità maggiori di questa vitamina.

La sua potente azione antiossidante rende quindi la vitamina C un integratore utile sia in caso di diabete conclamato che in prevenzione. Anche in questo caso sono stati condotti diversi studi clinici con differenti dosaggi (da 200 a 1.000 mg di vitamina C al giorno). Con la conclusione che, in media, integrare i farmaci antidiabetici con la vitamina C può abbassare la glicemia a digiuno di circa 12 mg/dl e l’emoglobina glicata dello 0,37%.

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3. Coenzima Q10

I mitocondri sono piccoli organi, presenti in tutte le nostre cellule, all’interno dei quali le sostanze nutritive vengono “bruciate” per produrre energia. Durante questo processo vengono prodotti anche radicali liberi, che se non adeguatamente neutralizzati (dagli antiossidanti) finiscono per danneggiare i mitocondri stessi e la cellula.

Cosa ha a che fare questo con il diabete? Il collegamento sta nel fatto che una delle radici del diabete sembra essere proprio l’alterata funzionalità mitocondriale. Inoltre il diabete stesso danneggia i mitocondri, creando così un circolo vizioso.

Il Coenzima Q10 è un potente antiossidante, di cui però i pazienti diabetici sono carenti. Gli esperti pensano che la sua integrazione possa contrastare i radicali liberi specificamente a livello dei mitocondri, migliorando la funzionalità di questi organelli e in definitiva il controllo glicemico.

In effetti, analizzando diversi studi clinici emerge che l’assunzione di 150-200 mg di CoQ10 al giorno può ridurre la glicemia a digiuno (in media di circa 9 mg/ml) e l’emoglobina glicata (in media dello 0,23%).

Ricordiamo inoltre l’importanza del CoQ10 per chi assume statine. Spesso i diabetici fanno uso di questi medicinali per normalizzare il colesterolo, ma essendo carenti di CoQ10 sono particolarmente sensibili ai loro effetti collaterali. Assumere CoQ10 durante la terapia con statine è importante per prevenire dolori e danni muscolari, specialmente se soffri di diabete.

Altri integratori per diabete

Una nutrizione ottimale in termini di vitamine e minerali è importante per rallentare lo sviluppo del diabete e delle sue complicanze. Oltre ai tre integratori evidenziati nella revisione, altri studi mettono in luce ulteriori e importanti aspetti:

  • Altri micronutrienti di cui spesso i diabetici sono carenti, e la cui integrazione può migliorare il controllo glicemico, sono: vitamina D, zinco, magnesio, tiamina (vit. B1) e biotina (vit. B8).

  • La vitamina D può inoltre migliorare le difese immunitarie, che nelle persone diabetiche risultano compromesse, mentre quelle del gruppo B possono proteggere i nervi dalla neuropatia.

  • La metformina aumenta il rischio di carenza di vit. B12. Da considerare quindi l’integrazione per tutti quelli che assumono questo farmaco.

Concludendo

I giusti integratori possono aiutare i pazienti diabetici sia a migliorare il controllo glicemico che a contrastare le complicanze della malattia. Attenzione però: se soffri di diabete e vorresti provare ad assumere un determinato integratore, è importante che tu prima ne discuta con il tuo medico!

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