Il ginseng è comunemente noto per essere un rimedio tonico e adattogeno, capace cioè di dare energia e di sostenere l’organismo in caso di stress. Ma sapevi che il ginseng è in grado anche di sostenere le difese immunitarie? Anzi questa è una delle sue proprietà maggiormente documentate dal punto di vista scientifico.
Per essere precisi, gli studi mostrano che l’azione del ginseng sulle difese immunitarie può essere diversa a seconda delle condizioni, ma sempre positiva. Si è infatti osservato che è in grado di potenziare l’effetto delle vaccinazioni, aiutare l’organismo a combattere le infezioni batteriche e virali, ma anche contrastare le allergie e i processi autoimmunitari e infiammatori. Tutte condizioni caratterizzate da disfunzioni immunitarie, anche se molto diverse tra loro.
Per ognuno di questi punti, vediamo più in dettaglio cosa dicono gli studi scientifici.
Il ginseng può potenziare i vaccini e aiutare a combattere le infezioni
Risale al 1990 il primo studio che testimonia l’attività immunomodulante del ginseng negli esseri umani. In quella ricerca si osservò che, somministrato per due mesi a volontari sani, il ginseng potenziava le difese immunitarie sotto diversi aspetti, tra cui la capacità delle cellule immunitarie di fagocitare ed eliminare i germi.
Uno studio svolto a Milano nel 1996 ha coinvolto più di 200 persone, metà delle quali hanno assunto ginseng per tre mesi, e l’altra metà un placebo. Dopo un mese di assunzione tutti hanno ricevuto la vaccinazione antinfluenzale. Le persone che assumevano ginseng hanno sviluppato in media il 50% di anticorpi in più rispetto a quelle che assumevano placebo, e i loro linfociti natural killer erano il doppio più attivi (i linfociti natural killer sono cellule immunitarie specializzate nel difendere il corpo dai virus, oltre che dai tumori).
Tutto questo si è tradotto nel fatto che nel gruppo del ginseng ci sono stati solo 15 casi di influenza (cioè circa il 13% dei vaccinati si è ammalato), mentre nel gruppo placebo i casi sono stati 42 (circa il 37%: quasi tre volte tanto). Il ginseng ha dunque triplicato l’efficacia della vaccinazione antinfluenzale: un risultato straordinario, soprattutto pensando al fatto che questo vaccino, pur molto utile per scongiurare le complicanze dell’influenza, per prevenire il contagio ha invece una scarsa efficacia.
Possiamo ipotizzare che anche nelle persone che si ammalano naturalmente di influenza il ginseng abbia un simile effetto di potenziamento delle difese immunitarie, e quindi possa coadiuvare la guarigione. Per il momento non esistono studi in proposito su esseri umani, ma negli animali da laboratorio è stato osservato proprio questo: la somministrazione di ginseng a topi con virus influenzale migliora la loro risposta immunitaria, stimolando la produzione di interferone alfa e gamma, e facilita la guarigione. Gli interferoni vengono naturalmente prodotti dalle nostre cellule quando entrano in contatto con un virus, allo scopo di informare dell’infezione le cellule circostanti: queste, stimolate appunto dagli interferoni, cominciano a produrre enzimi capaci di contrastare l’azione del virus quando questo le colpisce.
Tra l’altro, sempre nei topi, un’azione simile si è vista anche nei confronti del virus respiratorio sinciziale (responsabile di infezioni respiratorie, anche gravi come bronchioliti e polmoniti, nei bambini piccoli) e dell’herpesvirus. In entrambi i casi il ginseng ha stimolato la produzione di interferone gamma e ha incrementato l’eliminazione del virus, nel caso dell’herpes prevenendo anche l’infezione sintomatica o comunque alleviandone i sintomi.
Parlando invece di infezioni batteriche, in particolare dell’apparato respiratorio, alcuni studi su topi hanno osservato che il ginseng è in grado da un lato di aiutare l’organismo a eliminare i batteri e dall’altro di evitare risposte infiammatorie abnormi come quelle che si osservano nella setticemia e nella fibrosi cistica.
Anche negli esseri umani il ginseng sembra favorire la guarigione delle infezioni respiratorie batteriche, accelerando l’eliminazione dei batteri. È stato effettuato uno studio su pazienti affetti da bronchite cronica, durante una recrudescenza dovuta appunto ad infezione batterica. I pazienti trattati con antibiotici + ginseng sono guariti in media un giorno prima rispetto a quelli trattati solo con antibiotici.

Il ginseng può contrastare le malattie allergiche
Diversi studi su animali hanno mostrato che il ginseng è in grado di influenzare le difese immunitarie anche in un modo completamente diverso: alleviando cioè le reazioni allergiche, sia acute che croniche (allergie alimentari, asma, dermatite atopica). E lo fa agendo su tutti i principali meccanismi immunitari che causano l’allergia: ad esempio riduce la produzione di interleuchina 4 (sostanza che orchestra la risposta allergica) e di anticorpi contro gli allergeni (le immunoglobuline di tipo E), e disattiva i mastociti e i basofili (cellule immunitarie che producono istamina, a sua volta responsabile di sintomi allergici come orticaria, gonfiore, prurito, starnuti, congiuntivite).
Negli esseri umani l’assunzione di ginseng si è dimostrata utile per contrastare sia la rinite allergica che la dermatite atopica. Anche se va detto che in questi studi l’azione del ginseng non è stata confrontata con quella di farmaci antiallergici o del placebo, e quindi i risultati sono meno affidabili.
Il ginseng può contrastare le malattie infiammatorie e autoimmuni
Per quanto riguarda le potenzialità del ginseng nelle malattie infiammatorie e autoimmuni non esistono ancora studi su esseri umani, ma quelli condotti su animali sono promettenti.
Il ginseng ha mostrato proprietà antinfiammatorie in caso sia di infiammazione gastrica causata dall’Helicobacter pylori, sia di infiammazione intestinale in condizioni che riproducono quelle del morbo di Crohn. Mentre in animali affetti da encefalomielite autoimmune o da artrite reumatoide ha migliorato la situazione inibendo i linfociti responsabili della reazione autoimmune, e attivando invece quelli che inducono la tolleranza immunitaria.
Concludendo
Il quadro generale delineato dagli studi non è quello di una sostanza che produce un’azione univoca e sempre uguale. Il ginseng sembra piuttosto favorire l’omeostasi delle difese immunitarie, cioè il loro corretto funzionamento, e quindi essere d’aiuto in una molteplicità di condizioni differenti.
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