PIANTE ADATTOGENE: QUALI SONO E COME FUNZIONANO LE MIGLIORI PIANTE ANTI STRESS

Dall’antica medicina cinese agli studi segreti dei sovietici, fino alla moderna ricerca internazionale: vediamo com’è nato e come si è evoluto il concetto di adattogeno, quali sono le migliori piante adattogene e quando utilizzarle.

Piante adattogene: cosa sono e quali sono

Il termine “adattogeno” viene coniato nel 1947 dallo scienziato russo Nikolai V. Lazarev, incaricato dal governo sovietico di fare ricerche su come migliorare le prestazioni dei soldati durante la Seconda guerra mondiale. Il dott. Lazarev definisce “adattogena” una sostanza in grado di aumentare la resistenza dell’organismo nei confronti di qualsiasi tipo di influenza dannosa.

Da questo momento gli scienziati sovietici si dedicano ampiamente allo studio degli adattogeni. In un articolo pubblicato nel 1969, i dottori Brekhman e Dardymov, allievi di Lazarev a Vladivostok, definiscono più precisamente le tre caratteristiche di una sostanza adattogena:

  1. Come già sottolineato da Lazarev, deve avere un’azione aspecifica, cioè deve aumentare la resistenza nei confronti di una vasta gamma di fattori di stress. In questa prima trattazione vengono presi in considerazione solo gli stress fisici (sforzi muscolari, temperature estreme, radiazioni, sostanze tossiche, infezioni…) e non quelli di natura psicologica, ma oggi sappiamo che gli adattogeni sono utili anche in caso di stress emotivo.

  2. La sua azione deve essere riequilibrante: deve cioè riportare le funzioni corporee verso la normalità fisiologica indipendentemente dalla direzione in cui lo stress le ha alterate. Ad esempio, se parliamo di glicemia, deve normalizzarla sia se è troppo elevata che se è troppo bassa.

  3. Non deve disturbare in modo significativo le funzioni corporee normali. Questo significa che l’effetto dell’adattogeno si manifesta solo nel momento in cui la resistenza dell’organismo è ridotta, oppure quando vengono richieste prestazioni superiori alla norma. Può aiutare ad esempio a riprendersi da una malattia, ma anche a migliorare le performance di un atleta.

Ben presto i ricercatori si rendono conto che piante con queste proprietà sono note e utilizzate da millenni nelle medicine tradizionali. Nel lavoro appena citato Brekhman e Dardymov, dopo aver analizzato oltre 150 ricette erboristiche tradizionali del Sudest Asiatico, elencano quattro piante che soddisfano la definizione di adattogeno. Queste sono tuttora considerate le principali piante adattogene:

  • Eleuterococco o ginseng siberiano (Eleutherococcus senticosus)
  • Ginseng (Panax ginseng)
  • radice di Maral (Rhaponticum carthamoides)
  • Rodiola (Rhodiola rosea).

Nel corso degli anni molte altre piante sono state (e vengono tuttora) studiate come adattogeni. Tra queste citiamo Tinospora cordifolia, Asparagus racemosus e Emblica officinalis, tre piante della tradizione Ayurvedica le cui proprietà adattogene sono state di recente confermate con metodologie simili a quelle utilizzati originariamente da Brekhman e Dardymov.

piante adattogene
L’importanza delle piante adattogene nella Medicina Tradizionale Cinese

Le piante adattogene occupano un posto particolare nella Medicina Tradizionale Cinese: non a caso Eleuterococco, Ginseng, Rodiola e radice di Maral arrivano tutti dalla Cina. Nella Medicina Tradizionale Cinese, infatti, esistono due categorie di medicinali. Ci sono quelli che influenzano una specifica funzione biologica, e sono dunque indicati per contrastare uno specifico disturbo; vanno assunti solo per brevi periodi di tempo e sono considerati rimedi di minor valore. Poi ci sono i cosiddetti Tonici Superiori (nella nostra terminologia moderna, appunto, gli adattogeni), che chiunque può assumere regolarmente con l’obiettivo non di curare una malattia specifica ma di sostenere la propria energia vitale.

Anzi, le proprie energie vitali. Perché secondo l’antico pensiero taoista la vita è composta di tre forme di energia, “tre tesori”: Jing, Qi e Shen. Jing è la nostra riserva energetica, con cui veniamo alla luce, custodita nelle profondità del corpo: quando si esaurisce, la vita giunge al termine. Qi è la vitalità che si esprime sia a livello fisico che mentale. Shen è l’energia spirituale; potremmo anche chiamarla anima. Ebbene, affinché si possa qualificare come un Tonico Superiore, un’erba deve aiutare chi la usa a “tonificare” (cioè nutrire, coltivare) uno o più di questi tre tesori.

Piante adattogene e stress

Facciamo un salto fino ai giorni nostri. Nel pensiero moderno il concetto di adattogeno è strettamente collegato a quello di stress. Oggi infatti sappiamo che le piante adattogene aiutano l’organismo a mantenere il proprio equilibrio – la propria omeostasi – in condizioni di stress, cioè qualsiasi evento che ci metta alla prova, fisicamente o psicologicamente. Da una malattia a un intenso sforzo fisico, fino a una situazione di sofferenza o disagio a livello emotivo. Possiamo quindi definirle più semplicemente piante anti stress.

Lo stress, attraverso l’attivazione del sistema nervoso simpatico e la produzione degli ormoni adrenalina, noradrenalina e cortisolo, determina una serie sorprendentemente ampia di effetti, di molti dei quali non ci rendiamo conto. Modifica infatti il metabolismo, il funzionamento del sistema immunitario e di quello cardiocircolatorio, dell’apparato digerente, del cervello… in pratica influenza l’organismo a tutti i livelli. L’obiettivo è mettere il corpo nelle condizioni migliori per affrontare la minaccia o lo sforzo a cui è sottoposto, ma se la risposta di stress rimane attiva troppo a lungo può danneggiare seriamente il nostro organismo. Infatti non c’è quasi malattia o disturbo che non noveri lo stress tra le sue concause.

Per inciso, è suggestivo osservare che gli ormoni dello stress sono prodotti dalle ghiandole surrenali, che si trovano appoggiate sull’estremità superiore dei reni, e nella Medicina Cinese si pensa che l’energia Jing sia custodita proprio nei reni. Facendo un parallelo si potrebbe dire che lo stress cronico consuma il nostro Jing, cioè l’essenza energetica più profonda, da cui dipende la durata stessa della vita. Si capisce bene perché nell’antico pensiero taoista, che valutava moltissimo la longevità, venisse attribuita tanta importanza alle piante adattogene.

Effetti e utilizzi delle piante adattogene

Ma quali sono, esattamente, gli effetti delle piante adattogene?

Così come lo stress influenza il corpo a una molteplicità di livelli, allo stesso modo le piante adattogene, grazie a una ricchissima composizione chimica, lavorano contemporaneamente su diverse funzioni biologiche, riequilibrandole. Nonostante ognuna abbia le proprie specificità e i propri meccanismi d’azione (peraltro spesso non ancora ben chiari), in linea generale possiamo dire che le piante adattogene:

  • migliorano le prestazioni sia fisiche che intellettuali
  • combattono la stanchezza fisica e mentale
  • rinforzano le difese immunitarie
  • tendono a normalizzare il metabolismo.

Possono quindi essere utilizzate in un’ampia varietà di situazioni: ogni volta che al corpo vengono richiesti sforzi intensi, come nel caso degli sportivi o degli studenti sotto esame; negli stati di fatica e spossatezza di qualsiasi origine; durante l’inverno per prevenire i malanni di stagione, o da chi soffre di infezioni ricorrenti; dalle persone obese o da chi chi soffre di insulino-resistenza, diabete, dislipidemie.

Oppure più semplicemente, come facevano gli antichi cinesi, si possono assumere anche in assenza di problematiche specifiche, per aiutare il corpo ad affrontare le sfide quotidiane e a mantenersi giovane e sano.

MULTIVITAMINICO per l’UOMO
13 Vitamine + GINSENG!

SCOPRI I RAPIDISSIMI ENERGY UOMO

MULTIVITAMINICO  per la DONNA
13 Vitamine + ELEUTEROCOCCO!

SCOPRI I RAPIDISSIMI ENERGY DONNA

Fonti scientifiche:

Brekhman, I. I., & Dardymov, I. V. (1969). New substances of plant origin which increase nonspecific resistance. Annual review of pharmacology9(1), 419-430. https://doi.org/10.1146/annurev.pa.09.040169.002223

Todorova, V., Ivanov, K., Delattre, C., Nalbantova, V., Karcheva-Bahchevanska, D., & Ivanova, S. (2021). Plant adaptogens—History and future perspectives. Nutrients13(8), 2861. https://doi.org/10.3390/nu13082861

Rege, N. N., Thatte, U. M., & Dahanukar, S. A. (1999). Adaptogenic properties of six rasayana herbs used in Ayurvedic medicine. Phytotherapy Research: An International Journal Devoted to Pharmacological and Toxicological Evaluation of Natural Product Derivatives13(4), 275-291. https://doi.org/10.1002/(SICI)1099-1573(199906)13:4%3C275::AID-PTR510%3E3.0.CO;2-S

Ti è piaciuto questo articolo? Allora fallo leggere anche ai tuoi amici!
Condividilo sui social e metti un “mi piace” al nostro profilo!

Condividi Articolo