VIAGGIO-TERAPIA: VIAGGIARE FA BENE ALLA SALUTE!

E se viaggiare non fosse solo un piacere, ma una vera e propria terapia? Lo sostengono i ricercatori dell’Università australiana Edith Cowan.

Sulla rivista Tourism Management è da poco uscito un articolo molto particolare. Lo firma un team multidisciplinare di esperti in salute pubblica, turismo e marketing. La tesi è che il turismo debba essere considerato non una semplice attività ricreativa bensì una vera e propria terapia, alla stregua di interventi come la musicoterapia o l’arte-terapia.

I ricercatori si sono concentrati sui pazienti affetti da malattie neurodegenerative, riflettendo sugli aspetti dell’esperienza del viaggiare che possono avere effetti benefici in questo contesto.

In primo luogo, trovarsi in un nuovo ambiente e fare nuove esperienze offre precisamente quella stimolazione cognitiva e sensoriale che i medici raccomandano per questo tipo di pazienti. Una vera palestra per il cervello, che contribuisce a riattivare le competenze cognitive residue e a rallentare la perdita funzionale dovuta alla patologie.

In vacanza, inoltre, spesso si fa più attività fisica, ad esempio trekking, nuoto o anche semplici passeggiate; ed è ben noto quanto l’esercizio fisico influenzi il benessere mentale.

viaggiare fa bene alla salute

Un aspetto specifico è poi quello dell’alimentazione. Le persone affette da demenza hanno spesso comportamenti alimentari alterati (ad esempio dimenticare o rifiutarsi di mangiare, o accettare solo pochi determinati alimenti) che nel tempo possono causare malnutrizione. È stato dimostrato che consumare i pasti in un contesto di socialità, come spesso avviene in vacanza, può migliorare le abitudini alimentari dei pazienti.

E naturalmente non bisogna dimenticare l’importanza di stare all’aria aperta e alla luce del sole: due fattori che, grazie all’aumento di vitamina D e serotonina, hanno una profonda influenza sul benessere sia fisico che mentale.

Insomma i benefici del viaggiare sono molti. Se per alcune patologie, come quelle neurodegenerative, potrebbe trattarsi di una vera e propria terapia, per tutti noi è senza dubbio un’attività che contribuisce ad aumentare il benessere psicofisico.

Le ricerche sull’argomento proseguono. E magari, in un prossimo futuro, i medici al posto di qualche farmaco cominceranno a prescrivere una bella vacanza!

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