CAUSE DELLA PREECLAMPSIA, MICROBIOTA SOTTO I RIFLETTORI

Nuovi studi scientifici mettono in luce che tra le cause della preeclampsia possono esserci anche la disbiosi del microbiota intestinale e vaginale.

La preeclampsia è una malattia che può colpire la donna in gravidanza. È una condizione in cui la pressione sanguigna diventa pericolosamente alta e compaiono proteine nelle urine. Non è un problema raro (si stima che interessi tra il 2% e l’8% delle future mamme) e può essere molto seria, tanto da rappresentare una delle principali cause di complicazioni sia per la madre che per il bambino. Può rallentare la crescita del feto, causare il distacco prematuro della placenta o portare a un parto anticipato.

Ad oggi non sappiamo esattamente quali siano le cause della preeclampsia, e non è possibile prevederla prima del terzo trimestre, cioè pressappoco quando si manifesta. E, purtroppo, non esistono cure specifiche se non il parto, che risolve la situazione.

Intestino e placenta, un collegamento inaspettato

Ormai è stato largamente dimostrato che uno squilibrio dei batteri che popolano il nostro intestino, ossia una disbiosi intestinale, contribuisce a molte problematiche di salute, tra cui alcune che hanno certe caratteristiche in comune con la preeclampsia, come l’obesità e il diabete di tipo 2. Per questo motivo, un nuovo studio scientifico ha esplorato se il microbiota intestinale possa essere tra le cause della preeclampsia.

Per comprenderlo, i ricercatori hanno anzitutto analizzato il microbiota intestinale di donne con preeclampsia e senza preeclampsia. Trovando differenze significative:

  • nelle donne con preeclampsia c’era una minore varietà di batteri nell’intestino
  • i batteri producevano più sostanze capaci di creare infiammazione
  • c’erano più batteri “opportunisti” (cioè che possono diventare dannosi se le condizioni sono sfavorevoli), come Fusobacterium e Veillonella
  • viceversa, c’erano meno batteri buoni, come Faecalibacterium e Akkermansia.

In sostanza le donne con preeclampsia, al contrario di quelle sane, mostravano chiari segni di disbiosi intestinale.

Ma era la disbiosi a causare la preeclampsia? O magari viceversa?

Per comprenderlo i ricercatori si sono serviti di un esperimento sui topi. Li hanno trattati con antibiotici al fine di eliminare il loro microbiota naturale, e poi hanno inoculato loro quello delle pazienti con preeclampsia. E i topi hanno sviluppato sintomi simili a quelli della preeclampsia, con pressione alta, problemi alla placenta e un minor numero di cuccioli vivi!

Sembra quindi che la disbiosi intestinale sia effettivamente una delle cause (senza dubbio non l’unica) che contribuiscono alla preeclampsia.

Ma in che modo?

preeclampsia cause microbiota intestinale vaginale

Gli autori dello studio ipotizzano un processo in cui la disbiosi intestinale causa un’infiammazione silenziosa generalizzata e una eccessiva permeabilità intestinale. A questo punto alcuni batteri intestinali possono attraversare le pareti dell’intestino, diventate troppo porose, e arrivare fino all’utero e alla placenta, dove scatenano ulteriore infiammazione. Infiammazione locale e sistemica, poi, agiscono di concerto contribuendo allo sviluppo della preeclampsia.

Anche la vagina ha il suo ruolo

Ma non è solo l’intestino a essere sotto i riflettori. Anche il microbiota vaginale sembra essere tra le cause della preeclampsia.

Lo conclude un altro studio recente, il primo nel suo genere, che ha esaminato il microbiota vaginale prima della gravidanza in donne che si sottoponevano a fecondazione assistita. Sono emerse differenze significative tra le donne che avrebbero poi sviluppato preeclampsia e quelle che avrebbero avuto una gravidanza normale. In particolare:

  • Le future gestanti con preeclampsia avevano più Gardnerella vaginalis e meno Lactobacillus crispatus.
  • Avere un microbiota vaginale dominato da Lactobacillus crispatus era associato a un rischio più che dimezzato di sviluppare preeclampsia.

Lactobacillus crispatus, un batterio noto per salvaguardare la salute intima della donna e proteggere da parto prematuro e altre complicazioni della gravidanza, emerge quindi come protettore anche nei confronti della preeclampsia.

Secondo gli scienziati il suo ruolo potrebbe essere quello di fare in modo che i primissimi stadi di impianto e sviluppo della placenta procedano in modo corretto. Se questo non avviene, infatti, più avanti nella gravidanza la placenta non sarà in grado di funzionare correttamente, e questo è un fattore chiave per lo sviluppo di preeclampsia.

A questo compito molto specifico si aggiunge anche, più in generale, la capacità di L. crispatus di contrastare l’infiammazione e la disbiosi vaginale.

In sintesi

Questi studi ci dicono che i nostri “coinquilini” batterici, sia nell’intestino che nella vagina, sono fondamentali per la salute della gravidanza e possono influenzare lo sviluppo della preeclampsia. Il passaggio di batteri dall’intestino alla placenta, l’infiammazione generalizzata o localizzata, la corretta formazione della placenta sono tutti meccanismi dove il microbiota ha un ruolo chiave. In particolare, Lactobacillus crispatus si conferma un alleato prezioso, proteggendo la futura mamma non solo da problemi come il parto pretermine, ma anche dalla preeclampsia.

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Fonti scientifiche

Chen, X., Li, P., Liu, M., Zheng, H., He, Y., Chen, M. X., … & Huang, L. (2020). Gut dysbiosis induces the development of pre-eclampsia through bacterial translocation. Gut69(3), 513-522. https://doi.org/10.1136/gutjnl-2019-319101

Li, X., Tian, Z., Cui, R., Lv, J., Yang, X., Qin, L., … & Zhao, S. (2023). Association between Pregestational Vaginal Dysbiosis and Incident Hypertensive Disorders of Pregnancy Risk: a Nested Case-Control Study. Msphere8(3), e00096-23. https://doi.org/10.1128/msphere.00096-23

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