INTESTINO IRRITABILE, I PROBIOTICI SONO EFFICACI

Se soffri di sindrome dell’intestino irritabile, i probiotici (quelli giusti) possono darti grandi benefici. Approfondiamo la scienza che sta dietro a questo rimedio naturale per l’intestino irritabile.

Microbiota intestinale nella sindrome dell’intestino irritabile

I medici sono piuttosto sicuri che non esista un’unica causa dell’intestino irritabile, bensì una serie di fattori che contribuiscono – in modo diverso nei diversi pazienti – allo sviluppo di questo disturbo. Tra questi fattori, le ricerche scientifiche stanno sempre più mettendo in luce il ruolo del microbiota intestinale.

La disbiosi intestinale, cioè un’alterazione nella biodiversità, nella composizione o nell’attività della comunità batterica che popola il nostro intestino, è oggi considerata uno dei più importanti elementi alla base dell’intestino irritabile. A volte il collegamento è evidente, come nelle persone che sviluppano IBS a seguito di un’infezione intestinale di natura virale, batterica o da parassiti. In altri casi il legame è meno chiaro. Molti studi infatti hanno analizzato il microbiota intestinale dei pazienti con intestino irritabile, confrontandolo con quello di soggetti sani, e il quadro che emerge è che tra persone con e senza IBS ci sono differenze ma non esiste un “microbiota tipico” che contraddistingue tutti i casi di intestino irritabile.

In parte questo è senza dubbio legato al fatto che non esiste un solo intestino irritabile. Ad esempio nei casi caratterizzati da stitichezza e in quelli caratterizzati da diarrea il microbiota presenta sicuramente specificità diverse. Sono state osservate differenze anche tra le persone con sintomi lievi e quelle con sintomi severi. In aggiunta, uno studio ha identificato un gruppo il cui microbiota non mostrava differenze significative rispetto a quello delle persone sane: erano i pazienti con il tasso di depressione più elevato, il che suggerisce che in alcuni casi l’intestino irritabile abbia un’origine più psicologica e in altri più organica, e nella prima evenienza la disbiosi intestinale giochi un ruolo di secondo piano.

A complicare la questione c’è poi il fatto che la composizione del microbiota e le sue attività biologiche non sono collegate in modo univoco, cioè batteri diversi possono avere funzioni simili. E ciò che influenza la salute intestinale è soprattutto l’attività dei batteri.

Ad ogni modo, quello che sappiamo con certezza è che molte persone con intestino irritabile presentano una disbiosi del microbiota intestinale, e che correggendo questa alterazione la sintomatologia migliora nettamente.

intestino irritabile probiotici

In che modo i probiotici migliorano l’intestino irritabile?

I probiotici non solo apportano batteri buoni che di per sé svolgono azioni favorevoli per il benessere intestinale, ma sono anche in grado di modificare la composizione del microbiota residente. Questo lo fanno in parte inibendo i batteri potenzialmente dannosi, e in parte favorendo altre specie salutari. Di conseguenza, l’assunzione di un probiotico efficace può avere numerose ripercussioni positive:

  • la barriera intestinale viene rinforzata, il che previene il passaggio nel sangue di germi e tossine e la conseguente anomala attivazione del sistema immunitario

  • l’infiammazione, sia intestinale che generale, diminuisce

  • migliora l’ipersensibilità viscerale, che è uno dei fattori alla base del dolore e del senso di gonfiore lamentati dai pazienti con intestino irritabile

  • si normalizza il transito intestinale, sia in caso di stitichezza che di diarrea

  • la comunicazione tra i “due cervelli”, quello encefalico e quello addominale, si equilibra.

Parecchi studi clinici hanno analizzato l’efficacia di un’integrazione di probiotici in pazienti con intestino irritabile. Integrando i dati disponibili, i ricercatori hanno concluso che i probiotici hanno dimostrato di ridurre il dolore, sintomo cardine dell’intestino irritabile, e di migliorare la sintomatologia generale.

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Fonti scientifiche:

Marasco, G., Cremon, C., Barbaro, M. R., Stanghellini, V., & Barbara, G. (2022). Gut microbiota signatures and modulation in irritable bowel syndrome. Microbiome Research Reports1(2).

Tap, J., Derrien, M., Törnblom, H., Brazeilles, R., Cools-Portier, S., Doré, J., … & Simrén, M. (2017). Identification of an intestinal microbiota signature associated with severity of irritable bowel syndrome. Gastroenterology152(1), 111-123.

Jeffery, I. B., O’toole, P. W., Öhman, L., Claesson, M. J., Deane, J., Quigley, E. M., & Simrén, M. (2012). An irritable bowel syndrome subtype defined by species-specific alterations in faecal microbiota. Gut61(7), 997-1006.

Didari, T., Mozaffari, S., Nikfar, S., & Abdollahi, M. (2015). Effectiveness of probiotics in irritable bowel syndrome: Updated systematic review with meta-analysis. World journal of gastroenterology: WJG21(10), 3072.

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