UNA DIETA CONTRO L’EMICRANIA

È possibile contrastare l’emicrania con una dieta mirata? Stando ai risultati di un recente studio, sembra proprio di sì. La chiave sta nel tipo di grassi che consumiamo.

I grassi alimentari non sono solo una fonte di energia: sono molecole capaci di cambiare il funzionamento del nostro corpo.

Parliamo in particolare dei grassi polinsaturi omega-3 e omega-6. L’organismo utilizza questi lipidi per produrre una serie di sostanze, chiamate nel loro complesso ossilipine, che svolgono molte differenti funzioni biologiche. In linea generale le ossilipine derivate dagli omega-6 (prostaglandine, leucotrieni) contribuiscono a scatenare risposte infiammatorie e dolorose. Mentre quelle derivate dagli omega-3 (resolvine, maresine) al contrario spengono infiammazione e dolore.

Chiariamo subito che sarebbe sbagliato considerare, alla luce di quanto appena detto, gli omega-3 come “buoni” e gli omega-6 come “cattivi”: entrambi sono indispensabili per il buon funzionamento dell’organismo. Però, se il loro rapporto è sbilanciato, i processi infiammatori possono risultare disregolati. Ecco perché un corretto equilibrio tra omega-3 e omega-6 nella dieta è importante nella gestione di tutte le malattie caratterizzate da infiammazione patologica, tra cui l’emicrania.

La domanda quindi è: il rapporto tra omega-3 e omega-6 nella dieta influenza l’andamento dell’emicrania? È possibile tenere sotto controllo la patologia riequilibrando il consumo di questi due tipi di grassi?

Un gruppo di medici statunitensi ha provato a rispondere coinvolgendo circa 150 pazienti con emicrania severa o cronica: persone che, nonostante l’assunzione di diversi farmaci, ogni mese avevano in media 16 attacchi della durata di 5 ore ciascuno. Li hanno divisi in tre gruppi: il gruppo di controllo ha continuato con l’alimentazione abituale, una tipica dieta americana con un apporto di grassi polinsaturi decisamente sbilanciato (ossia troppi omega-6 e troppo pochi omega-3). Un secondo gruppo ha seguito per quattro mesi una dieta ricca di omega-3. Un terzo gruppo ha seguito per lo stesso periodo una dieta contemporaneamente ricca di omega-3 e povera di omega-6.

Risultato: entrambe le diete in esame hanno ridotto la frequenza delle emicranie rispetto alla dieta di controllo. Chi ha seguito la dieta ricca di omega-3 ha avuto in media due giorni di emicrania in meno al mese, chi ha seguito quella sia ricca di omega-3 che povera di omega-6 ha avuto quattro giorni in meno al mese. Per confronto, gli studi sui farmaci recentemente approvati per la prevenzione dell’emicrania riportano riduzioni di circa 2-2,5 giorni di attacchi al mese rispetto al placebo: un risultato ben peggiore di quello che si può ottenere semplicemente modificando la dieta.

emicrania dieta

Bilanciare omega-3 e omega-6 per una dieta anti emicrania

Omega-3 e omega-6 sono due famiglie di lipidi che contengono molecole di lunghezze diverse. Il capostipite della serie omega-3 è l’Acido Alfa-Linolenico (ALA), mentre il capostipite della serie omega-6 è l’Acido Linoleico (LA). Entrambi sono nutrienti essenziali, nel senso che il nostro organismo, che li necessita per il proprio funzionamento, non è in grado di sintetizzarli, e devono quindi essere introdotti con l’alimentazione. A partire da ALA e LA il corpo riesce, in teoria, a produrre tutti gli altri omega-3 e omega-6. “In teoria” perché la produzione endogena dei due omega-3 più importanti per la salute, EPA e DHA, è piuttosto difficoltosa e quindi anch’essi dovrebbero essere introdotti in buona quantità con la dieta.

Dunque, in quali alimenti si trovano gli omega-3 e gli omega-6?

I grassi di origine vegetale, che troviamo nei semi oleosi e nel germe di cereali e legumi, contengono ALA e LA in proporzioni variabili, ma per lo più il contenuto di LA è molto superiore a quello di ALA. Tra le poche eccezioni ci sono i semi di chia, i semi di lino e la portulaca, che sono molto ricchi di ALA e poveri di LA. Le noci contengono LA e ALA in rapporto accettabile, ossia circa 4:1.

Gli omega-3 più importanti per la salute, cioè EPA e DHA, si trovano principalmente nel pesce azzurro e nelle alghe.

E allora, in pratica, per aumentare il consumo di omega-3 e ridurre quello di omega-6 possiamo seguire alcune regole:

  • inserire nella nostra dieta quei pochi alimenti vegetali ricchi di omega-3 e poveri di omega-6: semi di lino e di chia (da macinare prima di consumarli), noci, portulaca
  • mangiare pesce azzurro in abbondanza
  • evitare gli oli di semi, che di norma contengono molti più omega-6 che omega-3: meglio sostituirli con l’olio extravergine di oliva
  • evitare gli alimenti industriali, che molto spesso contengono oli ricchi di omega-6 come l’olio di girasole o altri oli di semi.

Un ulteriore aiuto per riequilibrare il rapporto tra omega-3 e omega-6 nell’alimentazione consiste nel ricorrere a un integratore di omega-3.

Stai cercando un Integratore di Omega 3 di Qualità?

NutraLabs ti propone
OMEGA 3 ACTIVE PLUS!

OMEGA 3 ACTIVE PLUS contiene 1 grammo di Olio di Pesce per perla, corrispondente a 400 mg di EPA e 200 mg di DHA. Purificato, concentrato, deodorizzato, biodisponibile!

OMEGA 3 ACTIVE PLUS viene prodotto utilizzando metodi di pesca sostenibili ed è caratterizzato dalla completa assenza di retrogusto di pesce.

Cosa aspetti?
Acquista subito OMEGA 3 ACTIVE PLUS a un PREZZO ECCEZIONALE!
Disponibile in confezione risparmio da 120 perle. Solo nel nostro negozio online!

Fonte scientifica:

Ramsden, C. E., Zamora, D., Faurot, K. R., Macintosh, B., Horowitz, M., Keyes, G. S., … & Mann, J. D. (2021). Dietary alteration of n-3 and n-6 fatty acids for headache reduction in adults with migraine: Randomized controlled trial. bmj374.

Ti è piaciuto questo articolo? Allora fallo leggere anche ai tuoi amici!
Condividilo sui social e metti un “mi piace” al nostro profilo!

Condividi Articolo