A chi non è mai capitato di avere problemi a dormire? Pochi però sanno che potrebbe esserci un legame sorprendente tra disturbi del sonno e tiroide. Questa piccola ghiandola situata nel collo, infatti, gioca un ruolo fondamentale nella regolazione di molte funzioni corporee, inclusi il metabolismo, i livelli di energia e persino il nostro sonno.
In questo articolo scopriremo in che modo gli squilibri della tiroide possono creare disturbi del sonno, ma anche viceversa come un sonno disturbato può impattare la funzionalità della tiroide.
La tiroide e i suoi ormoni
La tiroide produce due ormoni fondamentali per il funzionamento del corpo: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3). Il T3 è la forma biologicamente più attiva, ed oltre a venire prodotta direttamente dalla tiroide deriva in buona parte dalla trasformazione del T4 nei vari tessuti. Questi ormoni regolano il metabolismo e il funzionamento del corpo.
La tiroide lavora in equilibrio con il cervello (in particolare un’area molto antica del cervello chiamata ipotalamo) e con la ghiandola ipofisi, i quali controllano la produzione degli ormoni tiroidei tramite un meccanismo di cosiddetto “feedback negativo”. Il sistema ipotalamo-ipofisi-tiroide funziona come una catena di comando:
- L’ipotalamo rileva i livelli di ormoni tiroidei nel sangue e, se sono bassi, aumenta la produzione di un ormone chiamato TRH (ormone di rilascio della tireotropina).
- Il TRH stimola l’ipofisi a rilasciare un secondo ormone chiamato TSH (tireotropina).
- Il TSH stimola la tiroide a produrre più T3 e T4.
- Quando i livelli di T3 e T4 tornano normali o diventano elevati, l’ipotalamo riduce la produzione di TRH, diminuendo così la stimolazione dell’ipofisi e della tiroide.
In sintesi, TRH, TSH e ormoni tiroidei lavorano insieme come un termostato: TRH e TSH “accendono” o “spengono” la tiroide per mantenere la giusta quantità di T3 e T4 nel sangue. Questo meccanismo di feedback negativo tra ipotalamo, ipofisi e tiroide mantiene l’equilibrio degli ormoni tiroidei nel corpo, garantendo che il metabolismo e le funzioni corporee siano regolati in modo stabile e preciso.
Può capitare però che la tiroide funzioni troppo poco (ipotiroidismo): in questo caso tipicamente l’ipofisi continua a produrre TSH per stimolarla, ma la tiroide non riesce a rispondere adeguatamente alla stimolazione. Dalle analisi del sangue emergerà quindi un TSH elevato ma un T4 basso.
Oppure al contrario la tiroide può funzionare troppo (ipertiroidismo), nel qual caso le analisi evidenzieranno un TSH basso e un T4 elevato.
Possono esserci anche casi più complessi, ma in generale il test del TSH è il primo passo per capire come funziona la tiroide.

La tiroide influenza il sonno…
Considerando da un lato l’importanza degli ormoni tiroidei per regolare il metabolismo, e dall’altro lo stretto legame tra metabolismo e sonno, non stupisce che TSH, T4 e T3 influenzino anche il sonno. Sia una loro carenza che un loro eccesso possono causare disturbi del sonno. Entriamo più nei dettagli.
- Corretti livelli di TSH sono necessari per una normale architettura del sonno e in particolare per il sonno a onde lente, quello maggiormente ristoratore per il corpo (qui trovi più informazioni sulle diverse fasi del sonno).
- Poiché gli ormoni tiroidei promuovono la veglia, è chiaro che un loro eccesso disturba il sonno. I disturbi del sonno, infatti, sono una caratteristica tipica dell’ipertiroidismo. I pazienti ipertiroidei tipicamente fanno fatica ad addormentarsi (il tempo necessario per l’addormentamento è più lungo del normale), dormono meno in generale, e hanno una riduzione specifica del sonno a onde lente.
- È meno intuitivo, ma anche l’ipotiroidismo è associato a una scarsa qualità del sonno. Gli effetti sono più sottili rispetto all’ipertiroidismo: la durata totale del sonno infatti può restare normale, ma le fasi di sonno profondo e di sonno REM possono accorciarsi, sostituite da un sonno più leggero e più frammentato. Purtroppo sono proprio il sonno profondo e il sonno REM quelli di cui il corpo ha maggiormente bisogno: il primo per recuperare energia e il secondo per consolidare la memoria. La conseguenza sarà quindi che, pur “dormendo tanto”, ci si sentirà stanchi e con la mente annebbiata. Inoltre, per ragioni non del tutto chiare, l’ipotiroidismo può scatenare o peggiorare l’apnea ostruttiva del sonno.
…E il sonno influenza la tiroide
Un sonno insufficiente influenza la tiroide in modo diverso a seconda che si tratti di una situazione a breve o a lungo termine.
Nel breve termine, ad esempio meno di una settimana, i livelli di T4 aumentano indipendentemente dal TSH, per un effetto diretto del sistema nervoso simpatico che attiva una risposta di stress. Si tratta di un meccanismo di emergenza per aiutare a mantenere la veglia e sufficienti livelli di energia, soprattutto a livello cerebrale, nonostante la carenza di sonno. Gli ormoni tiroidei infatti stimolano il funzionamento dei mitocondri, le centrali energetiche della cellula, e dunque accelerano il metabolismo e aumentano la produzione di energia.
Poiché il T4 è elevato, per il feedback negativo di cui abbiamo parlato il TSH si abbasserà. Quindi una carenza acuta di sonno imita le caratteristiche dell’ipertiroidismo, ma senza che ci siano in realtà problemi alla tiroide. Quando fai le analisi del sangue per la funzionalità tiroidea, tieni presente come hai dormito la notte precedente!
Se la carenza di sonno è più prolungata (ad es. due settimane) può verificarsi, al contrario, una diminuzione del T4. Anche in questo caso si tratta di una strategia di difesa. Il corpo mette sulla bilancia da un lato la maggiore richiesta di energia per funzionare in modo normale nonostante la mancanza di sonno, e dall’altro le proprie possibilità di produrre questa energia. Alla lunga, mantenere sufficienti livelli di energia diventerebbe troppo dispendioso e porterebbe l’organismo a consumarsi: meglio quindi abbassare il metabolismo generale e ridurre la produzione di energia, pagando lo scotto in termini di stanchezza, sonnolenza, difficoltà di attenzione eccetera. La priorità è la sopravvivenza: il benessere diventa secondario.
In conclusione
Sonno e tiroide si influenzano a vicenda. I disturbi della tiroide impattano negativamente sul sonno, tanto che l’insonnia, la stanchezza o anche le apnee notturne potrebbero essere i primi sintomi evidenti di un problema di ipertiroidismo o ipotiroidismo. D’altro canto, un sonno disturbato e insufficiente modifica il funzionamento della tiroide e di conseguenza il metabolismo. Se soffri di disturbi della tiroide oppure di disturbi del sonno, migliorare gli uni ti darà beneficio anche sugli altri.
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Fonti scientifiche
Shekhar, S., Hall, J. E., & Klubo-Gwiezdzinska, J. (2021). The hypothalamic–pituitary–thyroid axis and sleep. Current opinion in endocrine and metabolic research, 17, 8-14. https://doi.org/10.1016/j.coemr.2020.10.002
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