INFEZIONI RESPIRATORIE, PROBIOTICI E L’ASSE INTESTINO-POLMONI

Può sembrare sorprendente, ma è scientificamente provato: il microbiota intestinale influenza la salute delle vie respiratorie. Ed è proprio per questo che i probiotici aiutano a prevenire e contrastare le infezioni respiratorie virali tipiche della stagione invernale, come raffreddori e influenza.

Hai mai sentito parlare di asse intestino-polmoni?

È il termine che gli scienziati usano per indicare la comunicazione bidirezionale tra questi due organi. L’intestino influenza i polmoni (o, per meglio dire, l’intero sistema respiratorio), i polmoni influenzano l’intestino.

E un attore essenziale in questa comunicazione è il microbiota intestinale, ossia i miliardi e miliardi di batteri che popolano il nostro intestino. Il che spiega, tra l’altro, un fatto a prima vista sorprendente, ma scientificamente provato: i probiotici aiutano a contrastare le infezioni respiratorie.

Se ti sembra strano che i batteri intestinali possano far sentire la loro influenza fino ai polmoni, in questo articolo ti spieghiamo come è possibile.

L’asse intestino-polmoni: dall’intestino ai polmoni…

I dati scientifici non lasciano dubbi: il microbiota intestinale è uno dei fattori chiave che guidano lo sviluppo e la regolazione del sistema immunitario. Non solo a livello intestinale, ma in tutte le altre parti dell’organismo, tra cui le vie respiratorie.

È anche per via dei segnali provenienti dall’intestino, infatti, che siamo più o meno soggetti a sviluppare allergie, o che siamo più o meno in grado di combattere le infezioni. Lo dimostrano con molta chiarezza gli studi su topi nati e allevati in condizioni sterili, in modo che siano privi di microbiota intestinale, oppure con un microbiota pesantemente alterato dalla somministrazione di antibiotici: quando entrano in contatto con un virus respiratorio, questi animali mostrano una risposta immunitaria più debole rispetto ai compagni con un microbiota intestinale normale, e si ammalano più spesso e più gravemente.

I meccanismi attraverso cui il microbiota intestinale influenza le difese immunitarie delle vie respiratorie sono numerosi. Uno dei più importanti coinvolge gli interferoni, che rappresentano un fattore chiave delle nostre difese contro i virus. Quando una cellula viene infettata da un virus rilascia interferoni come segnale di allerta, per avvisare le cellule vicine della presenza del virus. Le cellule che ricevono il segnale degli interferoni attivano meccanismi che ne aumentano la resistenza al virus, oppure, se si tratta di cellule immunitarie, reagiscono attivandosi per combattere l’infezione.

Ebbene, si è visto che alcune sostanze prodotte dal microbiota intestinale passano nel sangue, raggiungono i polmoni e qui potenziano l’azione degli interferoni, migliorando le nostre difese antivirali. Si tratta degli acidi grassi a catena corta, prodotti finali del metabolismo delle fibre, e della desaminotirosina, metabolita dei flavonoidi. Perché ne vengano prodotte buone quantità occorre che il microbiota abbia a disposizione i giusti substrati: fibre e flavonoidi, appunto, che sono entrambi abbondanti negli alimenti vegetali. Mangiare tanta frutta e verdura ci aiuta a contrastare influenza e raffreddori.

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Gli acidi grassi a catena corta (e quindi una dieta ricca di fibre) hanno altre due azioni importanti, stando agli studi condotti sui topi. Stimolano l’attività dei linfociti T citotossici, un tipo di globuli bianchi capaci di uccidere le cellule infettate da virus. Allo stesso tempo danno precise istruzioni ai macrofagi polmonari, che sono tra le prime cellule immunitarie a riconoscere e rispondere ai virus respiratori, affinché non scatenino un’infiammazione eccessiva, che potrebbe danneggiare seriamente i polmoni, più del virus stesso.

Dunque nel complesso i prodotti metabolici di un microbiota intestinale sano promuovono una risposta immunitaria equilibrata, che contrasta i virus respiratori senza causare eccessive reazioni infiammatorie.

Di contro, possiamo supporre che la risposta immunitaria nelle vie respiratorie sia danneggiata da qualsiasi alterazione del microbiota intestinale, come nel caso di un’alimentazione scorretta, assunzione di antibiotici, o disbiosi associata all’obesità o all’invecchiamento. Le conseguenze potrebbero essere una maggiore suscettibilità alle infezioni respiratorie, ma anche alle complicanze infiammatorie delle infezioni stesse, cioè a sviluppare forme severe di infezione caratterizzate da una reazione infiammatoria esagerata e disregolata.

… E dai polmoni all’intestino

Questo per quanto concerne l’influenza del microbiota intestinale sull’apparato respiratorio. Ma l’asse intestino-polmoni funziona anche nel verso opposto, quello cioè della comunicazione dalle vie respiratorie verso l’intestino.

Restando sul tema delle infezioni virali, sappiamo bene che possono creare anche sintomi gastrointestinali come dolore addominale, diarrea, nausea e vomito. In alcuni casi il virus responsabile aggredisce sia il sistema respiratorio che quello gastrointestinale, ma in altri no, resta confinato alle vie respiratorie.

Alcuni studi su topi, ad esempio, hanno mostrato che durante l’influenza si verifica una disbiosi intestinale e la produzione di acidi grassi a catena corta diminuisce, anche se nei tessuti del colon non si trova traccia del virus influenzale. Il motivo non è ancora chiaro, ma gli studiosi ipotizzano che la causa potrebbe risiedere negli interferoni secreti in risposta all’infezione respiratoria, e che fanno sentire il loro effetto su tutto il corpo.

Ad ogni modo la disbiosi potrebbe da un lato essere responsabile dei sintomi gastrointestinali dell’influenza, e dall’altro impattare negativamente le difese immunitarie e quindi peggiorare l’infezione stessa.

Probiotici contro le infezioni respiratorie

Se i batteri intestinali influenzano le difese contro le infezioni respiratorie, e queste dal canto loro alterano il microbiota, possiamo supporre che ripristinare o mantenere l’eubiosi intestinale sia un utile strumento per contrastare le infezioni respiratorie.

E qui ci vengono in aiuto i probiotici.

Sono stati condotti diversi studi clinici per verificare l’utilità dei probiotici in questo campo. E la risposta è sì: l’assunzione di probiotici riduce l’incidenza e la severità delle infezioni respiratorie, come conclude tra le altre anche una revisione, particolarmente rigorosa, pubblicata nel 2022.

Il modo in cui i probiotici esercitano questa azione benefica non è ancora del tutto chiaro. L’ipotesi più accreditata è che, tramite l’asse intestino-polmoni, i probiotici influenzino le reazioni immunitarie delle vie aeree nel modo che abbiamo visto essere tipico di un microbiota intestinale sano: cioè da un lato stimolando i meccanismi di difesa, e dall’altro evitando un’infiammazione eccessiva.

Non solo salute intestinale, dunque: assumere probiotici può aiutarci anche a trascorrere un inverno libero (o almeno più libero) da influenze e raffreddori.

Sullo stesso argomento leggi anche: Malanni invernali? Previenili con i probiotici 

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Fonti scientifiche

Sencio, V., Machado, M. G., & Trottein, F. (2021). The lung–gut axis during viral respiratory infections: the impact of gut dysbiosis on secondary disease outcomes. Mucosal Immunology14(2), 296-304. https://doi.org/10.1038/s41385-020-00361-8

Zhao, Y., Dong, B. R., & Hao, Q. (2022). Probiotics for preventing acute upper respiratory tract infections. Cochrane database of systematic reviews, (8). https://doi.org/10.1002/14651858.CD006895.pub4

Debnath, N., Kumar, A., & Yadav, A. K. (2022). Probiotics as a biotherapeutics for the management and prevention of respiratory tract diseases. Microbiology and Immunology66(6), 277-291. https://doi.org/10.1111/1348-0421.12980

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