Gli studi scientifici dimostrano che, se soffri di diabete, i probiotici possono aiutarti a tenere meglio sotto controllo la malattia.
Secondo i dati del Ministero della Salute, nel 2020 gli italiani affetti da diabete di tipo 2 erano oltre 3,5 milioni: quasi una persona su 16 (ma ben una su 5 tra gli over 75, la fascia d’età in cui il diabete è più frequente).
Sono cifre elevatissime, e con ogni probabilità destinate ad aumentare nei prossimi anni. E, quel che forse è ancora più preoccupante, si stima che circa la metà dei diabetici non raggiungano un buon controllo glicemico, che è il parametro più importante per rallentare le drammatiche complicanze della malattia. Evidentemente, in molti casi farmaci e suggerimenti dietetici e di stile di vita non sono sufficienti per gestire al meglio la situazione.
Abbiamo già parlato (leggi qui) di alcuni rimedi naturali che possono essere d’aiuto per migliorare il controllo del diabete. In questo articolo ne analizziamo un altro: i probiotici.
Probiotici contro il diabete
Può sembrare bizzarro che i probiotici, che servano a riportare in equilibrio la flora batterica (microbiota) intestinale, abbiano una qualche utilità contro il diabete. Eppure così non è.
Partiamo da un dato fondamentale. Il microbiota intestinale, ossia le migliaia di milioni di microrganismi che vivono nel nostro intestino, svolge un ruolo cruciale in molti processi fisiologici: per esempio il metabolismo dei nutrienti, la regolazione del sistema immunitario, la produzione di sostanze che possono influenzare la nostra salute in svariati modi. Ed è a sua volta influenzato dalle nostre caratteristiche genetiche, dal nostro stile di vita e, in modo particolare, dalla nostra alimentazione.
Se lo nutriamo in modo adeguato e ce ne prendiamo buona cura, attraverso una dieta varia ed equilibrata e uno stile di vita attivo e sano, il microbiota lavora per il nostro benessere. Diversamente, può diventare il nostro peggior nemico e contribuire allo sviluppo di innumerevoli condizioni patologiche. Tra cui il diabete.
Ma se, come la ricerca scientifica sta mettendo sempre più in chiaro, le persone che soffrono di diabete hanno un microbiota intestinale alterato e questa alterazione contribuisce allo sviluppo della malattia, può l’assunzione di probiotici migliorare la situazione?
La risposta viene da una recentissima revisione scientifica che combina insieme i risultati di 14 studi clinici, per un totale di oltre 1.000 pazienti diabetici studiati. Gli studi hanno esaminato la differenza tra assumere solo metformina e assumere metformina e probiotici. Ed hanno scoperto che aggiungere i probiotici alla gestione standard del diabete permette di:
- Migliorare il controllo glicemico: si osserva un’ulteriore riduzione sia della glicemia a digiuno che dell’emoglobina glicata.
- Ridurre il colesterolo totale, che spesso nei pazienti diabetici è elevato e contribuisce ad aumentare il loro rischio cardiovascolare.
- Prevenire gli effetti avversi della metformina a livello gastrointestinale, cioè diarrea, nausea e vomito, che si verificano in un terzo dei pazienti in terapia con questo farmaco.
Ma sappiamo in che modo i probiotici apportano questi benefici alle persone con diabete?
Non del tutto. L’argomento è oggetto di un’intensa ricerca scientifica, che ha messo in luce solo alcuni aspetti dell’intricata relazione tra microbiota intestinale, probiotici e diabete. Vediamoli.
Leaky Gut e infiammazione
Un microbiota alterato (disbiosi) può aumentare la permeabilità della parete intestinale, condizione nota come “Leaky Gut”. Quando l’intestino è troppo permeabile, sostanze che dovrebbero restare confinate al suo interno entrano invece nella circolazione sanguigna e linfatica, mettendo in allarme il sistema immunitario. Ne consegue uno stato di infiammazione sistemica di basso grado. L’infiammazione è un potente fattore in grado di interferire con la funzione dell’insulina e stimolare lo sviluppo di insulino-resistenza, la quale a sua volta rappresenta l’anticamera del diabete.
I probiotici sono in grado di ripristinare la corretta permeabilità intestinale, riequilibrando lo stato infiammatorio dell’organismo.
Acidi grassi a catena corta
Una funzione chiave del microbiota intestinale è trasformare le fibre alimentari in sostanze chiamate acidi grassi a catena corta (SCFA), e una caratteristica tipica della disbiosi è che il microbiota disbiotico ne produce troppo pochi.
I probiotici sono in grado di correggere questa carenza, aumentando la produzione di SCFA.
Gli SCFA hanno un ruolo importante nel mantenere la salute a livello intestinale, ma non solo: una volta assorbiti, infatti, raggiungono tutto il corpo, dove esercitano molte e diverse funzioni regolatorie. In particolare, parlando di diabete, è stato dimostrato che questi importanti metaboliti microbici sono in grado di ridurre la glicemia, la resistenza all’insulina e l’infiammazione.
Ormoni intestinali
I probiotici “parlano” con le cellule intestinali, stimolando la produzione di peptide glucagone-simile (GLP-1).
Il GLP-1 è un ormone che le cellule intestinali producono in risposta a un pasto. Ha la funzione di ridurre la glicemia, e lo fa in vari modi: stimola il rilascio di insulina e inibisce quello di glucagone, suo antagonista; aumenta l’assorbimento di glucosio nei muscoli; riduce la produzione di glucosio da parte del fegato; rallenta lo svuotamento gastrico e quindi l’assorbimento dei nutrienti, il che riduce il picco glicemico post-prandiale. Genera inoltre un senso di sazietà, in modo che l’ingestione di cibo si interrompa. In breve ci protegge dal diabete e dall’obesità: tanto che i farmaci antidiabetici di ultima generazione, come il famoso Ozempic, funzionano proprio imitando gli effetti del GLP-1.
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Fonti scientifiche
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Cani, P. D., Amar, J., Iglesias, M. A., Poggi, M., Knauf, C., Bastelica, D., … & Burcelin, R. (2007). Metabolic endotoxemia initiates obesity and insulin resistance. Diabetes, 56(7), 1761-1772.
Puddu, A., Sanguineti, R., Montecucco, F., & Viviani, G. L. (2014). Evidence for the gut microbiota short-chain fatty acids as key pathophysiological molecules improving diabetes. Mediators of inflammation, 2014.
Wang, Y., Dilidaxi, D., Wu, Y., Sailike, J., Sun, X., & Nabi, X. H. (2020). Composite probiotics alleviate type 2 diabetes by regulating intestinal microbiota and inducing GLP-1 secretion in db/db mice. Biomedicine & Pharmacotherapy, 125, 109914.
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