SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE, UNO STILE DI VITA SANO RIDUCE IL RISCHIO

Un importante studio da poco pubblicato ha analizzato quanto conta lo stile di vita per prevenire la sindrome dell’intestino irritabile.

La sindrome dell’intestino irritabile è una problematica complessa e ancora non del tutto compresa. Di sicuro sappiamo che non ha un’unica causa: al contrario i fattori che potenzialmente contribuiscono alla sua insorgenza sono molti, dalla predisposizione genetica ai fattori psicologici, fino all’effetto scatenante delle infezioni gastrointestinali.

In questo quadro i medici si pongono una domanda importante: quanto pesa lo stile di vita nel favorire lo sviluppo dell’intestino irritabile?

Parecchio, stando a uno studio scientifico da poco pubblicato sull’importante rivista scientifica internazionale Gut e che ha fatto molto parlare di sé.

Gli autori dello studio hanno preso da un grande database inglese, la UK Biobank, i dati medici relativi a 12 anni di vita di oltre 64.000 persone. Li hanno analizzati mettendo in relazione lo stile di vita delle persone con la probabilità che in quei 12 anni venisse loro diagnosticata la sindrome dell’intestino irritabile. In particolare hanno preso in considerazione cinque aspetti chiave che definiscono uno stile di vita sano:

1) non fumare

2) avere un sonno ottimale (cioè dormire 7-9 ore per notte e non avere difficoltà ad alzarsi al mattino)

3) fare attività fisica

4) consumare alcol con moderazione (al massimo un bicchiere di vino o una lattina di birra o un bicchierino di liquore al giorno)

5) seguire un’alimentazione sana (in particolare è stata valutata l’aderenza alla dieta DASH, uno schema alimentare sviluppato per combattere l’ipertensione e basato sul consumo di frutta, verdura, cereali integrali, latte e latticini magri, pesce, carne bianca e oli vegetali, con una sostanziale riduzione di carne rossa, grassi animali e zucchero).

intestino irritabile e stile di vita

Intestino irritabile e stile di vita: i dati dello studio

Il risultato fondamentale dello studio è molto semplice: più le persone hanno uno stile di vita sano, minore è il loro rischio di sviluppare intestino irritabile. E non di poco: chi segue da 3 a 5 dei comportamenti salutari indicati sopra rischia la metà di chi non ne segue nessuno!

Questo significa che agendo esclusivamente sullo stile di vita è possibile dimezzare il rischio di intestino irritabile. Si tratta di un risultato semplice ma molto importante, dal momento che su altri fattori di rischio, come l’ereditarietà o le infezioni gastrointestinali, al contrario possiamo fare ben poco.

Ma non è finita qui. Gli autori hanno proseguito analizzando separatamente l’importanza di ciascun comportamento salutare: e qui arriva il secondo risultato importante. Tra i cinque considerati, il singolo fattore più importante per prevenire l’intestino irritabile è, di gran lunga, un buon sonno.

Per molti questo dato risulterà sorprendente, ma in effetti c’è tantissima ricerca che mette in luce l’importanza del sonno per la nostra salute. Ne abbiamo fatto una panoramica in questo articolo. Limitandoci qui agli aspetti più significativi per l’intestino irritabile, è stato dimostrato che un sonno disturbato:

  • Aumenta l’irritabilità, l’ansia e riduce la capacità di far fronte agli eventi stressanti (ma anche alle normali attività quotidiane). E sappiamo bene quanto peso abbia la sfera emotiva nell’influenzare i sintomi gastrointestinali.
  • Aumenta la sensibilità viscerale. Questo significa che uno stimolo normalmente neutro (ad esempio i movimenti legati alla normale peristalsi, oppure un certo grado di distensione addominale) viene percepito come fastidioso o doloroso. L’ipersensibilità viscerale è considerata uno dei meccanismi che stanno alla base della sindrome dell’intestino irritabile.
  • Influenza il nostro sistema immunitario stimolandolo a produrre una maggior quantità di sostanze dall’azione infiammatoria. In molte persone con intestino irritabile è stata riscontrata, a livello intestinale, un’infiammazione silente.
  • Arriva addirittura a modificare il microbiota intestinale.

Quindi per mantenere in salute l’intestino sì a un’alimentazione sana, a un’attività fisica regolare, ovviamente non fumare e non esagerare con l’alcol, e molta molta attenzione alla qualità del sonno!

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Fonti scientifiche:

Ho, F. F., Sun, H., Zheng, H., Wong, D. C., Gao, Y. Y., Mao, C., … & Chung, V. C. (2024). Association of healthy lifestyle behaviours with incident irritable bowel syndrome: a large population-based prospective cohort study. Gut.

Parkar, S. G., Kalsbeek, A., & Cheeseman, J. F. (2019). Potential role for the gut microbiota in modulating host circadian rhythms and metabolic health. Microorganisms7(2), 41.

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