L’importanza di una regolare attività fisica per la salute e il benessere non è un mistero. Come abbiamo visto in questo articolo, i medici stessi definiscono l’esercizio fisico una “cura miracolosa”. Ma se hai le articolazioni doloranti, probabilmente fare sport è l’ultima cosa di cui hai voglia. Stando ai dati del Centers for Disease Control and Prevention statunitense, infatti, ben un terzo delle persone che soffrono di artrosi non praticano nessuna attività fisica.
Eppure l’attività fisica è unanimemente considerata un pilastro della gestione dell’artrosi. I dati sono chiari: studi rigorosi hanno dimostrato che l’attività fisica riduce il dolore e migliora la funzionalità articolare sia in caso di artrosi dell’anca che del ginocchio. In particolare per l’artrosi del ginocchio, quella per cui esistono il maggior numero di studi scientifici, l’effetto è paragonabile a quello ottenuto con i farmaci antinfiammatori: senza ovviamente i loro effetti avversi, anzi con un gran numero di “effetti collaterali” positivi!
Forse questi dati ti sorprenderanno. L’artrosi non è dovuta all’usura delle articolazioni? E quindi non sarebbe meglio stare a riposo?
Cause dell’artrosi
L’artrosi è caratterizzata da una degenerazione delle cartilagini articolari, che nei casi più severi arrivano a scomparire quasi del tutto. Perché questo accade?
L’artrosi non ha una sola causa, bensì diversi fattori che contribuiscono alla sua insorgenza. Lo stress meccanico è uno di questi. Ma attenzione: non stiamo parlando del movimento che accompagna una normale ed equilibrata attività fisica! Al contrario, un regolare movimento è essenziale per la salute delle articolazioni, come vedremo meglio nel prossimo capitolo. Lo stress meccanico che contribuisce all’insorgenza dell’artrosi risulta da:
- traumi e infortuni
- disallineamento delle articolazioni
- carico eccessivo
- movimenti ripetitivi e non equilibrati.
Quindi ciò che può essere controproducente è un allenamento sportivo eccessivo e non ben bilanciato, oppure le attività lavorative pesanti. Un fattore di rischio ben noto è poi l’obesità, che sottopone le articolazioni a un eccesso di carico. Ma anche una muscolatura troppo debole, che ha lo stesso effetto.
Ma, al contrario di quanto si pensava in passato, la cartilagine non si deteriora per semplice logorio, come un abito usato. In ogni momento i tessuti che formano le articolazioni vengono distrutti per essere sostituiti con elementi nuovi. L’artrosi si sviluppa quando questi due processi non sono più in equilibrio, e la distruzione supera la ricostruzione. E la ricerca scientifica recente ha chiarito che questo sbilanciamento è in gran parte dovuto a stress ossidativo e processi infiammatori.
Ecco un altro motivo per cui l’obesità, che è collegata a una infiammazione generalizzata dell’organismo, aumenta il rischio di sviluppare artrosi. E, come l’obesità, altre condizioni che comportano uno stato di infiammazione cronica di basso grado: la sindrome metabolica, la disbiosi intestinale, l’invecchiamento stesso. In tutti questi casi nell’organismo si attiva un’infiammazione silenziosa, che non dà sintomi evidenti, ma generalizzata; a seconda della predisposizione individuale e di fattori esterni come quelli che abbiamo discusso a proposito dello stress meccanico, questa infiammazione può colpire in particolare le articolazioni e tradursi in artrosi.
È stato osservato che anche la carenza di vitamina D aumenta il rischio di sviluppare artrosi.
Esiste poi senza dubbio una predisposizione genetica all’artrosi. Sono state identificate diverse varianti genetiche (legate alla struttura delle cartilagini, allo sviluppo delle ossa e all’infiammazione) che predispongono chi le porta a sviluppare artrosi.
Benefici dell’attività fisica per l’artrosi
Dopo quanto abbiamo detto sulle cause dell’artrosi, risulta più facile capire che l’attività fisica porta benefici in diversi modi:
- Il rinforzo della muscolatura che sostiene le articolazioni alleggerisce il carico sulle articolazioni stesse.
- Muovere le articolazioni è necessario per mantenerle lubrificate e in buona salute: il movimento infatti stimola la produzione di liquido sinoviale, che lubrifica e nutre le articolazioni.
- L’attività fisica ha una fondamentale azione antinfiammatoria che si ripercuote beneficamente su tutto l’organismo, e anche sulle articolazioni.
- Le persone che soffrono di artrosi hanno un rischio superiore alla media di sviluppare diabete, malattie cardiovascolari, ansia e depressione: l’attività fisica aiuta a prevenire queste potenziali gravi comorbidità.
È bene però scegliere un’attività adatta, perché, come abbiamo visto, gli eccessi possono essere controproducenti.
Quale attività fisica scegliere se soffri di artrosi
Quindi, quanta e quale attività fisica dovrebbe fare chi soffre di artrosi?
Secondo gli esperti, le attività più adatte sono queste:
Esercizio aerobico a bassa intensità, cioè camminata, ciclismo, nuoto e altre attività in acqua. Supportano il benessere cardiovascolare e hanno documentata attività antinfiammatoria, senza sollecitare in modo eccessivo le articolazioni. In caso di artrosi del ginocchio o dell’anca meglio evitare le attività ad alto impatto, cioè la corsa e tutte quelle che comportano salti.
Rinforzo muscolare. Come abbiamo visto, muscoli più forti alleggeriscono il carico sulle articolazioni e quindi le preservano. Consigliato farsi preparare da un fisioterapista o medico sportivo un programma di allentamento mirato a seconda dell’articolazione colpita da artrosi.
Stretching. Aiuta a mantenere la mobilità articolare e a ridurre la rigidità. Anche in questo caso l’ideale è farsi consigliare da un esperto gli esercizi più adatti alla propria specifica situazione.
Tai chi e yoga. Queste pratiche psicocorporee migliorano l’equilibrio, la flessibilità e la forza, aiutando anche a ridurre lo stress.
Ellittica. L’utilizzo della macchina ellittica permette un allenamento a bassa intensità adatto in special modo a chi soffre di artrosi al ginocchio.
Ma forse l’aspetto più importante è scegliere un’attività che ti piace! In questo modo sarà più facile portarla avanti, e la costanza è essenziale per avere benefici.
La quantità dipende dalle proprie possibilità, sia in termini di tempo che di forma fisica. Probabilmente se sei un po’ avanti con gli anni o hai dolori cronici non riuscirai a raggiungere la famosa mezz’ora al giorno che i medici consigliano alla popolazione generale. Non preoccuparti: anche poco è meglio di niente! Uno studio ha dimostrato che un’ora alla settimana è sufficiente per ridurre il rischio di disabilità rispetto a chi non pratica nessuna attività fisica.
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