Come nasce e come si manifesta l’artrosi cervicale? Cosa possiamo fare per contrastarla? Ne parliamo in questo articolo.
Il rachide cervicale e le sue articolazioni
L’artrosi cervicale è una degenerazione delle articolazioni del collo. Queste articolazioni sono particolarmente complesse, a riflettere la ricchezza di movimenti del capo, la necessità di sostenere il suo peso e di assorbire efficacemente gli urti: ogni vertebra cervicale, infatti, forma con la vertebra superiore e inferiore ben tre tipi diversi di articolazioni (vedi immagini).
Quarta vertebra cervicale vista da sopra e lateralmente.
In azzurro la posizione delle faccette articolari e in arancio quella dell’articolazione uncovertebrale.
1- Le articolazioni intervertebrali si trovano tra i corpi delle vertebre e hanno la particolarità di non contenere, come molte altre articolazioni, liquido sinoviale, bensì i dischi intervertebrali. Si tratta di cuscinetti fibrosi interposti tra le vertebre che hanno la funzione di ammortizzatori, ben noti perché possono andare incontro a ernia del disco.
2- Le faccette articolari mettono in contatto tra loro le “protuberanze” (dette tecnicamente processi trasversi) che nascono dall’arco delle vertebre. Queste piccole articolazioni sono in tutto e per tutto simili ad altre più grandi, come quella del ginocchio: le teste delle due ossa che si articolano sono rivestite di cartilagine, mentre lo spazio tra le ossa è riempito dalla membrana sinoviale, un piccolo sacco pieno di liquido sinoviale; l’intera articolazione è poi avvolta dalla capsula articolare.
3- Infine le articolazioni uncovertebrali, che si ritrovano solo a livello delle ultime cinque vertebre cervicali, mettono in contatto il bordo laterale e posteriore dei corpi vertebrali, esternamente ai dischi. Anch’esse contengono liquido sinoviale.
Le ultime cinque vertebre cervicali (C3-C7). Sono evidenziati i tre diversi tipi di articolazioni.
L’artrosi cervicale può colpire tutte queste articolazioni, determinando una lenta e progressiva usura delle cartilagini, disidratazione e assottigliamento dei dischi intervertebrali, e danni anche alle altre strutture articolari, quali membrana sinoviale, capsula articolare e anche i legamenti che ricoprono ogni articolazione. Lo spazio tra le ossa che vanno ad articolarsi si riduce sempre di più, finché nella fase più avanzata le ossa sono praticamente a contatto tra loro. Nello stesso tempo l’infiammazione determina la crescita irregolare di nuovo tessuto osseo lungo i margini dell’articolazione (osteofiti).
Cause dell’artrosi cervicale
Perché questo accade? In una certa misura si tratta di un processo naturale legato all’invecchiamento: si calcola che l’85-90% degli ultrasessantenni sia affetto in varia misura da artrosi cervicale. Ma in alcune situazioni il processo di usura delle articolazioni può accelerare, e quindi l’artrosi presentarsi in persone più giovani:
- quando il collo è sottoposto per lunghi periodi a sollecitazioni eccessive, ad esempio in chi per lavoro deve trasportare carichi pesanti o negli atleti professionisti
- quando il collo ha subito traumi, ad esempio colpi di frusta
- nei fumatori (una ragione in più per smettere di fumare!)
- in chi mantiene per molto tempo posture scorrette, in particolare della testa: tipica ad esempio quella con il collo proteso in avanti in chi lavora al computer, oppure quella con la testa abbassata che si assume per guardare smartphone e tablet.
Esiste poi una predisposizione genetica all’artrosi cervicale, per cui è più probabile svilupparla se ci sono casi in famiglia.
Sintomi dell’artrosi cervicale
Diciamo subito che una gran parte delle persone con artrosi cervicale non presenta nessun sintomo particolare. Gli studi scientifici dicono che non c’è correlazione tra artrosi e disturbi cervicali, tranne che nei casi di artrosi molto avanzata. Il problema infatti non è tanto l’usura dell’articolazione, quanto l’infiammazione che si forma tutt’intorno: non c’è bisogno che le articolazioni siano perfette, se non c’è infiammazione ci sentiremo bene ugualmente.
Quando si manifestano sintomi, questi possono essere:
- Scricchiolii, schiocchi o sensazione di sabbiolina nel muovere il collo.
- Rigidità e limitazione nell’escursione dei movimenti del collo. La rigidità di solito è maggiore appena svegli o comunque dopo un periodo di immobilità, e migliora con l’attività.
- Dolore. Può essere presente solo durante i movimenti del collo oppure anche a riposo (spesso nelle fasi più avanzate). Possono anche esserci periodi asintomatici e recrudescenze.
- Contratture muscolari, specie a livello del muscolo trapezio. Quando sono presenti infiammazione e dolore articolare, i muscoli si contraggono come meccanismo riflesso di protezione.
- Disturbi irradiati alle braccia: formicolii, alterazione della sensibilità, riduzione della forza, dolore. Questi sintomi, simili a quelli dell’ernia del disco, possono verificarsi nel caso gli osteofiti vadano a interferire con le radici dei nervi cervicali.
- Se gli osteofiti vanno a comprimere le arterie, invece, possono presentarsi vertigini e/o nausea.
Va detto che i sintomi elencati non sono specifici dell’artrosi cervicale ma possono avere anche altre cause, anche semplicemente una eccessiva tensione dei muscoli del collo e delle spalle. La diagnosi di artrosi quindi non viene fatta dalla semplice osservazione dei sintomi, ma richiede un esame radiografico.
Come affrontare l’artrosi cervicale
Di artrosi purtroppo non si può guarire, nel senso che non esistono terapie in grado di far regredire i danni alle articolazioni. Per sua natura la malattia tende a progredire nel tempo, quindi lo scopo del trattamento è quello di rallentarla il più possibile e soprattutto di prevenire o alleviare i sintomi, che come abbiamo detto non sono sempre proporzionali alla gravità della degenerazione articolare.
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Attività fisica
Un’attività aerobica regolare aiuta a mantenere sani i muscoli e a combattere le posture scorrette. In caso di artrosi cervicale è consigliabile evitare gli sport che sottopongono il collo a contraccolpi, come corsa e ciclismo: meglio optare per camminata, nuoto o ginnastiche dolci.
Esercizi mirati
Un programma mirato fatto di mobilizzazione, allungamento e rinforzo dei muscoli del collo è un grande alleato sia per la prevenzione che per il trattamento dei sintomi dell’artrosi cervicale. Da pianificare con l’aiuto di un fisioterapista.
Calore
Durante un attacco acuto di dolore e contrattura muscolare, il calore ha un benefico effetto analgesico e miorilassante. Si possono utilizzare cuscini appositi da riscaldare in forno, “scaldini” elettrici, fasce riscaldanti…
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