VITAMINA D IN MENOPAUSA

Tutti i benefici della vitamina D in menopausa: una sostanza fondamentale sempre, ma ancora di più per le donne mature!

La vitamina D è conosciuta anzitutto come vitamina delle ossa, in quanto fondamentale per mantenere lo scheletro in buona salute. Gli studi scientifici effettuati negli ultimi anni, però, hanno evidenziato che questa vitamina esercita moltissime altre azioni benefiche sull’organismo: tant’è che influenza praticamente tutte le nostre cellule!

Si è così compreso che la vitamina D condiziona, oltre all’apparato muscolo-scheletrico, anche il sistema immunitario, l’apparato cardiovascolare, il metabolismo, il sistema nervoso, la fertilità e altro ancora. Si tratta, insomma, di una sostanza necessaria per la nostra salute nel senso più ampio.

Purtroppo però è anche tra quelle di cui più facilmente siamo carenti. Soprattutto quando l’età avanza.

Nelle persone anziane infatti una serie di fattori contribuiscono a ridurre i livelli di vitamina D: spesso le condizioni di salute non proprio ottimali fanno sì che si esca meno di casa e ci si esponga meno alla luce solare, ma con l’età diminuiscono anche la capacità della pelle di sintetizzare questa vitamina e la capacità dell’organismo di attivarla.

Il risultato è che, secondo uno studio di qualche anno fa, in Italia ben il 75% delle donne oltre i 65 anni hanno livelli insufficienti di vitamina D! Un dato allarmante. Anche considerando che, per le donne in menopausa, la vitamina D è particolarmente preziosa per diversi motivi.

Salute delle ossa

L’osteoporosi colpisce circa un terzo delle donne di 60-70 anni e due terzi di quelle di oltre 80 anni, ed è collegata agli effetti negativi che la carenza di ormoni estrogeni ha sul metabolismo delle ossa. La vitamina D, soprattutto se integrata insieme a minerali come il calcio e il magnesio, contribuisce a mantenere forti le ossa e a prevenire l’osteoporosi.

vitamina d in menopausa

Sindrome metabolica

A causa della riduzione degli estrogeni che si verifica con la menopausa, per le donne aumenta anche il rischio di sviluppare sindrome metabolica: una serie di alterazioni (ipertensione, insulino-resistenza, obesità, colesterolo/trigliceridi elevati) che predispongono all’insorgenza di diabete e malattie cardiovascolari.

La vitamina D interviene in diversi modi per proteggere il corpo dalla sindrome metabolica e dalle sue conseguenze:

  • Pressione sanguigna. È stato verificato che la carenza di vitamina D aumenta il rischio di ipertensione, mentre nei soggetti ipertesi integrare questa vitamina contribuisce ad abbassare la pressione.

  • Metabolismo degli zuccheri. La vitamina D gioca un ruolo nel metabolismo del glucosio e nella secrezione di insulina. Integrare vitamina D può aiutare a prevenire l’insorgenza di diabete di tipo 2.

  • Trigliceridi. Studi scientifici hanno scoperto che i trigliceridi alti sono particolarmente dannosi per le donne: è soprattutto nei soggetti di sesso femminile, infatti, che elevati valori di trigliceridi aumentano il rischio malattie cardiovascolari. La vitamina D contribuisce a ridurre i trigliceridi.

Muscoli e articolazioni

La vitamina D è necessaria per il normale sviluppo delle fibre muscolari, e una sua carenza può causare debolezza e dolori muscolari. Questa vitamina, in particolare, rappresenta un importante fattore protettivo contro la progressiva perdita di forza e massa muscolare (sarcopenia) che si verifica nelle donne in menopausa, e che può rendere difficoltoso svolgere le normali attività quotidiane oltre ad aumentare il rischio di cadute e quindi di fratture.

Anche la degenerazione dei dischi intravertebrali, e quindi il mal di schiena, aumenta quando la vitamina D è insufficiente.

Sistema immunitario

La vitamina D svolge un ruolo importante nel sistema immunitario, e molti studi hanno confermato che una sua carenza aumenta il rischio di contrarre infezioni batteriche e virali. Non solo: le infezioni possono essere più gravi perché in carenza di vitamina D il corpo ha difficoltà a regolare l’infiammazione, che se eccessiva fa più danni degli stessi virus o batteri.

Disturbi cognitivi e dell’umore

Ansia, depressione e annebbiamento mentale sono tra i disturbi più comuni e fastidiosi che possono accompagnare la menopausa. La carenza di vitamina D aumenta ulteriormente il rischio di depressione, problemi di memoria e in generale declino cognitivo legato all’età.

Salute vaginale

Alcuni dati scientifici fanno pensare che, in menopausa, l’assunzione di vitamina D possa migliorare anche il benessere intimo, stimolando la crescita e la differenziazione delle cellule dell’epitelio vaginale, regolando il pH e riducendo la secchezza.

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