EMICRANIA O CEFALEA? I DIVERSI TIPI DI MAL DI TESTA

Impariamo a distinguere i tipi di mal di testa più comuni.

I mal di testa non sono tutti uguali. E capire di che mal di testa si soffre è il primo passo per affrontarlo nel modo più corretto.

Una prima classificazione dei diversi tipi di mal di testa è la distinzione tra mal di testa primario e secondario. Il mal di testa può essere il sintomo (o più spesso uno dei sintomi) di una patologia o condizione ben precisa, e in questo caso si parla di mal di testa secondario. Come abbiamo visto in questo articolo sono moltissime le problematiche di salute che possono causare dolore alla testa: in tutti questi casi, risolvere la malattia o situazione sottostante porterà anche alla scomparsa del mal di testa.

Il mal di testa primario, di contro, non è il sintomo di un’altra patologia: è esso stesso la patologia. Il mal di testa primario può essere a sua volta di diversi tipi: le più recenti classificazioni mediche ne includono ben una ventina!

I più comuni però sono tre: cefalea tensiva, emicrania e cefalea a grappolo. Vediamo come distinguerli.

Cefalea tensiva

È in assoluto il più comune e quello a cui normalmente si fa riferimento quando si parla genericamente di “mal di testa”.

Probabilmente tutte le persone adulte soffrono sporadicamente di cefalea tensiva. Ma quando questo disturbo è frequente oppure cronico (per definizione, 15 o più giorni al mese) allora diventa una vera e propria patologia, con un impatto sulla qualità di vita che può essere realmente devastante.

La cefalea tensiva colpisce più spesso le donne e le persone di età compresa tra i 15 e i 50 anni, ma non risparmia nemmeno uomini, anziani e bambini.

L’esatto meccanismo che porta alla sua comparsa non è ben chiaro. Non c’è dubbio però che stress, emozioni negative, tensioni muscolari e posture scorrette giochino tutti un ruolo importante.

Come capire se soffri di cefalea tensiva

  • Durata: gli attacchi di cefalea tensiva, se non trattati, hanno di norma una durata variabile tra mezz’ora e 24 ore. Nella forma cronica il dolore può essere presente per giorni interi o anche sempre.

  • Intensità: il dolore è di intensità leggera o media nella maggior parte dei casi, non tale da impedire le normali attività (anche se può renderle molto faticose).

  • Tipo di dolore: di norma fisso, non pulsante, costrittivo (ovvero una sensazione di forte pressione, il classico “cerchio alla testa”). Non peggiora con i normali movimenti come camminare o salire le scale.

  • Localizzazione del dolore: in genere su entrambi i lati del capo.

  • Altri sintomi: nella forma cronica possono essere presenti anche nausea e fastidio per la luce o per i rumori, mentre nelle forme episodiche questi sintomi sono di solito assenti. La maggior parte delle persone che soffrono di cefalea tensiva lamentano anche, insieme o separatamente dal mal di testa, dolore al collo.
tipi di mal di testa

Emicrania

Il secondo più diffuso tra i vari tipi di mal di testa è l’emicrania, un disturbo per molti versi ancora misterioso. Sembra che il dolore derivi direttamente dall’infiammazione e vasodilatazione a livello delle meningi, ma cosa causi queste reazioni non è chiaro.

Nelle donne spesso l’emicrania compare qualche giorno prima dell’inizio delle mestruazioni e continua nei primi giorni del ciclo (mal di testa ormonale). In questo caso la colpa può essere del fisiologico calo degli estrogeni che si verifica qualche giorno prima del mestruo: questo abbassamento ormonale tende a provocare una vasodilatazione a livello cerebrale, la quale causa poi il dolore.

Anche l’emicrania colpisce più di frequente le donne rispetto agli uomini. Esordisce durante la giovinezza e ha una certa ereditarietà. Gli episodi possono essere più o meno frequenti (possono passare anche anni tra uno e l’altro), ma spesso questa malattia accompagna per tutta la vita chi ne soffre.

Come capire se soffri di emicrania

  • Durata: un attacco di emicrania dura di norma da qualche ora a tre giorni. Se si protrae più a lungo (anche per una settimana) non siamo più di fronte a emicrania ma a una condizione che i medici definiscono “stato emicranico”.
  • Intensità: spesso il dolore è severo, tale da costringere a interrompere qualsiasi attività, ma può essere anche di media intensità.
  • Tipo di dolore: pulsante, peggiorato dai movimenti.
  • Localizzazione del dolore: come suggerito dal nome (“emi” significa “metà”) di solito l’emicrania è localizzata a un solo lato della testa.
  • Altri sintomi: il dolore è spesso accompagnato da nausea/vomito e forte sensibilità alla luce, ai rumori o agli odori.

Non è sempre facile distinguere una cefalea tensiva da un’emicrania di intensità moderata, anche perché spesso una persona può avere attacchi alternativamente di entrambe. Il fatto che il dolore sia pulsante, localizzato solo a metà del capo e accompagnato da nausea o sensibilità alla luce e ai rumori indica che si tratta più probabilmente di emicrania.

Emicrania con aura

Circa un terzo delle persone con emicrania sperimentano, prima dell’inizio dei dolori o contemporaneamente ad essi, alcuni sintomi molto particolari definiti aura. Questi comprendono:

  • disturbi della vista come lampi, disegni a zig-zag, macchie colorate o punti ciechi
  • intorpidimento o formicolio, che tipicamente partono da una mano e risalgono il braccio per arrivare fino al volto
  • disturbi del linguaggio.

L’aura può durare dai 5 ai 60 minuti. In alcuni casi non è seguita dal mal di testa.

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Cefalea a grappolo

Molto meno frequente dei tipi di mal di testa descritti sopra è la cefalea a grappolo, così chiamata perché gli episodi si concentrano nel giro di qualche settimana o mese, con attacchi ogni giorno e anche più volte al giorno. Questi periodi attivi (“grappoli”) si verificano spesso ogni anno o ogni due anni, sempre nello stesso periodo dell’anno.

La cefalea a grappolo colpisce prevalentemente gli uomini giovani (20-30 anni). Anche per questo tipo di mal di testa le esatte cause sono sconosciute, ma si pensa che il malfunzionamento di un’area del cervello chiamata ipotalamo giochi un ruolo importante.

Come capire se soffri di cefalea a grappolo

  • Durata: ogni attacco è relativamente breve, dai 15 ai 180 minuti, ma può ripetersi anche parecchie volte nella stessa giornata.
  • Intensità: dolore estremamente intenso, per il paziente è impossibile stare fermo.
  • Tipo di dolore: fitte lancinanti o intenso bruciore.
  • Localizzazione del dolore: orbita oculare, sopracciglio o tempia, solo da un lato.
  • Altri sintomi: di solito oltre al dolore sono presenti uno o più di questi segni: arrossamento e lacrimazione dell’occhio, palpebra gonfia o abbassata, naso chiuso o che cola, arrossamento e sudorazione al viso, sensazione di pienezza nell’orecchio, restringimento della pupilla.

È importante sapere che, in caso di cefalea a grappolo, i comuni antidolorifici (paracetamolo, ibuprofene, ecc.) non sono efficaci. Occorre rivolgersi al medico, che prescriverà un trattamento specifico.

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