I benefici dell’Eleuterococco, già molto apprezzati nell’antica Cina, sono stati ampiamente confermati dalla moderna ricerca scientifica. Vediamo tutte le proprietà di questo rimedio particolarmente adatto alle donne.
L’Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus o più correttamente Acanthopanax senticosus) è un arbusto originario della Siberia e della Mongolia, che cresce spontaneo in tutta la taiga dell’Asia settentrionale. È una pianta commestibile: in Cina i suoi germogli vengono consumati tal quali, con le bacche si fanno succhi e liquori, mentre le foglie vengono utilizzate per preparare infusi. Inoltre tutte le sue parti, ma soprattutto le radici, vantano proprietà medicinali note da millenni. Non a caso il nome Apanthopanax contiene al suo interno la parola panax: panacea.
I benefici dell’Eleuterococco nella Medicina Tradizionale Cinese
L’Eleuterococco è infatti un rimedio molto apprezzato nelle medicine tradizionali dei suoi luoghi di origine, in particolare nella Medicina Tradizionale Cinese. È menzionato in trattati cinesi antichi oltre duemila anni per la sua capacità di “rinvigorire il Qi”, cioè la vitalità dell’organismo. Tuttora fa parte di molte medicine cinesi registrate: tra queste le tavolette Ciwujia, composte interamente di radice di Eleuterococco.
Cominciamo la nostra esplorazione dei benefici dell’Eleuterococco proprio da questa preparazione, che è stata oggetto di un recente studio scientifico. Nonostante si tratti di un rimedio antico, lo studio è stato pubblicato su Frontiers in Pharmacology, una rivista (molto prestigiosa) che si occupa di nuove scoperte farmacologiche.
In Occidente, come vedremo, l’Eleuterococco è noto soprattutto per le sue proprietà energizzanti; in Cina invece le tavolette Ciwujia vengono utilizzate per la terapia dell’insonnia, e la loro efficacia non è solo supportata dal lungo uso ma è stata anche dimostrata da moderni studi clinici. La ricerca di cui parliamo, condotta su topi da laboratorio con lo scopo di comprendere in che modo l’Eleuterococco combatte l’insonnia, ha chiarito che questo rimedio millenario è in grado di riequilibrare i livelli di diversi neurotrasmettitori (le sostanze utilizzate dai neuroni per comunicare tra loro). In caso di insonnia i neurotrasmettitori inibitori, legati a uno stato di calma, sono più bassi del normale, mentre quelli eccitatori (responsabili dell’agitazione) sono più alti: l’assunzione di Eleuterococco riporta la situazione verso la normalità, con la conseguenza che l’insonnia migliora e l’organismo ritrova il proprio equilibrio sia dal punto di vista fisico che da quello emotivo e psicologico.
Un altro studio che arriva dall’Estremo Oriente, questa volta dal Giappone. Somministrandolo anche in questo caso a topi da laboratorio, gli autori hanno osservato che l’Eleuterococco riduce l’attività del sistema nervoso simpatico, responsabile della reazione di “attacco o fuga” che si osserva quando siamo spaventati, ansiosi oppure sotto stress, e aumenta quella del parasimpatico, che entra in gioco nelle situazioni di calma e rilassamento. E i topi, messi in situazioni ansiogene, mostrano meno ansia.
Il contributo degli studi sovietici
Facciamo ora un salto dall’antica Cina all’Unione Sovietica del secondo dopoguerra, perché in epoca moderna sono proprio i sovietici a interessarsi maggiormente ai benefici dell’Eleuterococco.
Già durante la Seconda guerra mondiale gli scienziati russi, su richiesta del governo, iniziano a fare ricerche sugli adattogeni, sostanze in grado cioè di aumentare le performance psico-fisiche dell’organismo e la sua resistenza a una vasta gamma di fattori di stress: dagli sforzi fisici, al freddo estremo, alle malattie. L’obiettivo, naturalmente, è quello di migliorare le prestazioni dei soldati; anche se poi, finita la guerra, queste ricerche verranno riciclate a beneficio degli atleti professionisti.
Oltre a mettere a punto alcuni medicinali adattogeni di origine sintetica (che oggi sono considerati sostanze dopanti), gli scienziati sovietici si rendono ben presto conto che molti rimedi erboristici dalle probabili proprietà adattogene sono conosciuti da millenni nei sistemi di medicina tradizionali. Li mettono alla prova con moderne metodologie scientifiche, e la pianta più promettente risulta proprio l’Eleuterococco. Viene data quindi disposizione che questo rimedio sia oggetto di studi approfonditi.
Il risultato è la pubblicazione, nel ventennio 1960-1980, di oltre 1.000 articoli scientifici relativi ai benefici dell’Eleuterococco, alcuni condotti su campioni di persone molto numerosi e durati parecchi anni. Articoli che, a causa della cortina di ferro, verranno resi noti in Occidente solo recentissimamente, e che dimostrano che questa pianta è in grado di:
- migliorare le capacità cognitive (memoria, capacità di attenzione, concentrazione, ragionamento)
- migliorare le prestazioni e ridurre i tempi di recupero in caso di intensa attività fisica
- aumentare la resistenza fisica e mentale in svariate situazioni, dalle normali condizioni lavorative a condizioni di temperatura o altitudine estreme
- supportare l’equilibrio del sistema nervoso e dell’apparato cardiocircolatorio
- supportare la salute visiva e uditiva
- prevenire infezioni respiratorie e altri malanni di stagione
- prevenire le allergie
I benefici dell’Eleuterococco secondo la moderna ricerca scientifica
Nel frattempo, l’Eleuterococco viene utilizzato e studiato anche in Occidente. Anche da noi è considerato principalmente, come già stabilito dai russi, un rimedio adattogeno: cioè che aiuta l’organismo a mantenere l’equilibrio a tutti i livelli in condizioni di stress, sia fisico che psicologico. Ma le ricerche vanno ben oltre i benefici dell’Eleuterococco contro lo stress, suggerendone l’utilità anche in caso di problematiche specifiche e molto eterogenee, come:
- sindrome da fatica cronica (ma anche astenia di qualsiasi origine)
- depressione
- malattie neurodegenerative
- circolazione linfatica rallentata
- osteoporosi
- dislipidemia
- diabete.
In Naturopatia i benefici dell’Eleuterococco vengono sfruttati soprattutto per combattere la stanchezza fisica e mentale e rinforzare le difese immunitarie, ad esempio nella stagione invernale. Da sottolineare che non ha un’azione stimolante (come quella della caffeina, per intenderci) bensì normalizzante, e non induce agitazione né disturba il sonno: anzi, come abbiamo visto, aiuta a riequilibrare la situazione anche in caso di ansia o insonnia, una proprietà importante dal momento che di norma lo stress si accompagna non solo a stanchezza psicofisica ma anche a eccesiva tensione nervosa. Per tutti questi motivi l’Eleuterococco è considerato un tonico delicato e “femminile”, particolarmente adatto alla donna.
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Fonti scientifiche:
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