ABORTO SPONTANEO, LE CAUSE. SI PUÒ PREVENIRE?

Può capitare a ogni donna. Quali sono le cause dell’aborto spontaneo? Cosa puoi fare per correre meno rischi?

Gli studi più recenti indicano che l’aborto spontaneo, cioè un’interruzione che si verifica prima dell’inizio del terzo trimestre, è molto più comune di quanto si pensi. Si calcola infatti che, purtroppo, fino a un terzo delle gravidanze finiscano in questo modo, spesso senza neppure che la donna se ne renda conto.

Ma quali sono le cause dell’aborto spontaneo?

In parecchi casi (circa la metà) non si riesce a stabilire con precisione perché è avvenuto l’aborto, ma ci sono diverse cause e fattori di rischio che conosciamo.

È importante sottolineare fin da ora che è molto improbabile che l’aborto si sia verificato per colpa di qualcosa che la mamma ha fatto o non ha fatto. Le cause dell’aborto spontaneo sono per lo più casuali e non controllabili. È vero che esistono anche fattori di rischio legati allo stile di vita della gestante, ma è bene riflettere su due punti: anzitutto l’aborto spontaneo è un’evenienza comune e purtroppo capita anche a molte donne che fanno tutto ciò che è in loro potere per avere una gravidanza sana; e, in secondo luogo, anche se qualcosa aumenta il rischio di aborto spontaneo non è detto che ne sia realmente la causa nel caso specifico.

Quindi, se hai perso una gravidanza, una raccomandazione importante: non colpevolizzarti! Se leggendo questo articolo ti renderai conto di qualche tuo comportamento non proprio ideale questo è un bene, perché ti dà la possibilità di ridurre il rischio la prossima volta che proverai ad avere un bambino. Ma tieni a mente che, purtroppo, niente di ciò che puoi fare o non fare può garantirti al 100% la buona riuscita della gravidanza.

Le cause dell’aborto spontaneo

Nella maggior parte dei casi l’aborto spontaneo si verifica durante il primo trimestre di gestazione (aborto spontaneo precoce). In questo caso la causa, molto spesso, è da imputare a difetti cromosomici dell’embrione. Al momento della fecondazione, cioè, qualcosa è andato storto (o perché l’ovulo o lo spermatozoo avevano già un problema, o perché c’è stata un’anomalia nelle prime divisioni cellulari) e si sono formati troppi o troppo pochi cromosomi. In alcuni casi è possibile portare ugualmente a termine la gravidanza (ad esempio la sindrome di Down è dovuta proprio alla presenza di un cromosoma in più), ma altre volte il difetto è così grave da essere incompatibile con un ulteriore sviluppo dell’embrione.

I difetti cromosomici si verificano per caso. Non si può fare nulla per evitarli. Se è stata questa la causa di un aborto spontaneo, è probabile che al prossimo tentativo di gravidanza andrà tutto bene. Ricordiamo però che più aumenta l’età dei futuri genitori (soprattutto quella della mamma, ma anche l’età paterna ha un effetto) e maggiore è la probabilità che si verifichino difetti cromosomici e, di conseguenza, un aborto spontaneo precoce. Se hai più di 35 anni, cominciare ad assumere un integratore per la fertilità ben prima del concepimento può aiutarti a migliorare la qualità dei tuoi ovuli, e questo potrebbe aumentare le possibilità di portare felicemente a termine la gravidanza. Parlane con il tuo ginecologo!

L’aborto spontaneo tardivo (che si verifica nel secondo trimestre) è molto più raro; alcune delle sue possibili cause sono:

  • Trombofilia. Significa che il sangue ha una maggiore tendenza a coagulare. È una condizione rara di cui la futura mamma può non essere a conoscenza, e che a volte viene diagnosticata proprio a seguito di aborti spontanei ripetuti.

  • Infezioni come toxoplasmosi, rosolia, citomegalovirus, parvovirus (quinta malattia), sesta malattia, listeriosi.

  • Incontinenza cervicale. Significa che il collo dell’utero è debole e si dilata molto prima che sia ora di partorire, lasciando uscire il feto. Purtroppo prima della gravidanza non è prevedibile.

  • Polipi o fibromi uterini di grandi dimensioni.

Ci sono poi molti fattori che possono aumentare il rischio di aborto. Fattori di rischio significa che è stato osservato che le donne che hanno questi fattori vanno incontro più spesso ad aborti spontanei, anche se il motivo non è sempre chiaro. Alcuni fattori di rischio sono malattie o condizioni di salute croniche, ma altri sono legati allo stile di vita. Ecco i più comuni:

  • Diabete
  • sovrappeso/obesità oppure, anche se in misura inferiore, sottopeso
  • pressione alta
  • ipertiroidismo oppure ipotiroidismo
  • sindrome dell’ovaio policistico
  • bere alcolici in quantità sostenuta
  • fumare
  • infezioni vaginali a trasmissione sessuale, come clamidia e gonorrea
  • vaginosi batterica, cioè un’alterazione della flora vaginale in cui i benefici lattobacilli diminuiscono e altri batteri normalmente presenti in piccola quantità, come Gardnerella, prendono il sopravvento.
  • alimentazione ricca di cibi altamente processati; al contrario, una dieta sana e ricca di frutta e verdura riduce il rischio di aborto spontaneo.
aborto spontaneo cause

Aborto spontaneo, si può prevenire?

Come abbiamo detto all’inizio, la maggior parte degli aborti spontanei ha cause non prevedibili né controllabili: azzerare il rischio, quindi, non è possibile. Ci sono però anche fattori su cui si può intervenire.

Ecco allora alcune cose che puoi fare per aumentare le probabilità di portare felicemente a termine la gravidanza!

Malattie croniche. Se soffri di malattie come il diabete, l’ipertensione o disfunzioni della tiroide, assicurati che siano ben sotto controllo prima di cercare una gravidanza. Il medico ti darà tutti i consigli su come proseguire la terapia una volta incinta.

Peso corporeo. Anche in questo caso il consiglio è quello di avvicinarti il più possibile al peso forma prima della gravidanza. Se sei incinta e in sovrappeso o obesa, cerca di tenere sotto controllo l’aumento di peso con un’alimentazione corretta e facendo un’attività fisica adatta. Anche in questo caso il ginecologo o l’ostetrica sapranno consigliarti al meglio.

Non fumare e non bere alcolici per tutta la durata della gravidanza, ma l’ideale è smettere fin da quando cerchi di restare incinta.

Alimentazione. Segui una dieta sana, ricca di frutta e verdura e povera soprattutto di cibi pronti.

Attenzione ad alcuni alimenti. La listeriosi è un’infezione alimentare. Va detto che è piuttosto rara, comunque secondo l’Istituto Superiore di Sanità gli alimenti che possono trasmetterla sono principalmente pesce affumicato, prodotti a base di carne (paté di carne, hot dog, carni fredde tipiche delle gastronomie), formaggi freschi, vegetali preconfezionati (es. insalate in busta) e latte non pastorizzato. Anche la toxoplasmosi si trasmette principalmente attraverso l’alimentazione, in particolare la carne cruda o poco cotta: ecco perché le donne gravide, se non hanno anticorpi contro questa malattia, dovrebbero mangiare solo carne ben cotta e lavare bene le mani dopo aver maneggiato carne cruda. Per lo stesso motivo è bene evitare i salumi. L’altro principale veicolo per la toxoplasmosi è il terreno, quindi utilizza sempre i guanti quando fai giardinaggio.

Mantieni in equilibrio il microbiota vaginale. L’equilibrio del microbiota vaginale è molto importante per il buon esito della gravidanza. Per mantenerlo ti vengono in aiuto PROBIOTICI SPECIFICI. Quali?

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